Solofra – I carabinieri di Solofra hanno eseguito una ordinanza di custodia in carcere nei confronti di un 33enne solofrano, protagonista solo 12 mesi fa di una violenta aggressione ai danni di un militare della locale stazione.
L’episodio fa riferimento alla notte del 20 aprile di un anno fa quando i carabinieri della Stazione di Solofra, in normale servizio di perlustrazione, avevano notato un’autovettura a loro conosciuta alla cui guida vi era V. N., noto pregiudicato solofrano (con vari precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti), che alla vista dei carabinieri aveva repentinamente invertito la marcia, dandosi alla fuga a bordo della sua Rover 200.
I carabinieri lo avevano seguito fin sotto casa, dov’era terminata la corsa dell’uomo e dove i militari avevano finalmente potuto procedere al suo controllo.
Da subito il pregiudicato si era dimostrato spavaldo e aggressivo con i carabinieri, tanto più quando questi gli avevano contestato che la macchina che stava guidando era sprovvista dell’assicurazione RC auto obbligatoria e che quindi avrebbero dovuto procedere al sequestro amministrativo del veicolo.
Una volta sopraggiunta la ditta di recupero auto per procedere al traino della Rover, approfittando del fatto che uno dei carabinieri era impegnato a redigere gli atti del sequestro assieme all’operaio del recupero, il 33enne balzò alle spalle del militare, colpendolo forte alla testa e facendolo cadere a terra. L’uomo, fermato dagli altri militari di pattuglia, era comunque riuscito a sferrare alcuni calci al militare a terra prima di essere ammanettato e tratto in arresto per i reati di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiali.
Al militare aggredito, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Landolfi di Solofra, veniva riscontrato una frattura scomposta dell’omero destro e il semi-distaccamento del quinto dito della mano destra, oltre a numerose escoriazioni al volto e al corpo.
Dopo un anno da quel fatto, nella giornata di ieri gli stessi carabinieri di Solofra hanno nuovamente tratto in arresto l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino che, a seguito di sentenza, ha emesso nei confronti dell’uomo un ordinanza di esecuzione per la carcerazione, dovendo quegli scontare un residuo pena pari a 11 mesi di reclusione.
L’arrestato rimarrà ora presso il carcere di Avellino per scontare i suoi residui mesi di reclusione e pagare così il suo debito con la giustizia.