Alpi – Dal vino allo smog il passo è, purtroppo breve. Anche le “mancate” ordinanze del sindaco, per contrastare eventualmente l’aumento delle polveri sottili in città, sono al centro di furiose polemiche. Le associazioni ambientaliste, ad esempio, chiedono a gran voce l’applicazione del protocollo d’intesa siglato a giugno dal Commissario Prefettizio. Ma Festa tira dritto. “Le associazioni fanno bene il loro compito e fanno le associazioni. Poi c’è un sindaco che amministra la città che si assume l’onere e anche la responsabilità delle scelte”.
“Chiaramente – prosegue – ho in mente cosa fare. Non ascoltate le fake news messe in giro ma fidatevi di quello che dico io. Qualcuno fa strane interpretazioni, con loro ce la vedremo in Tribunale. Ho sempre detto di essere contrario al blocco del traffico e così è stato. L’abbassamento delle temperature nelle case mi sembra un provvedimento inefficace. Non si può commentare un’ordinanza che non è mai stata firmata. Non assumere una decisione in questo momento, non è una resa, è una scelta ben chiara, convinta, di cui mi assumo tutte le responsabilità”.
A proposito delle scelte future, il primo cittadino entra nel dettaglio. “Ho sempre detto che avrei voluto agire rispetto agli abbruciamenti, rispetto ai riscaldamenti e al controllo delle emissioni delle auto, non rispetto al blocco. Su questi tre argomenti ci stiamo concentrando per, eventualmente, firmare un’ordinanza”.