Sindacati fuori dal tavolo per la legalità: “distrazione o volontà?”

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Avellino – Fillea, Filca e Feneal apprendono con piacere, ma non senza stupore, che la Provincia di Avellino, la Prefettura, le comunità montane e 37 comuni dell’Irpinia “hanno inteso seguire a rimorchio quelle che da anni il sindacato degli edili, a livello unitario, indica come le misure e gli strumenti adatti per porre un freno all’infiltrazione camorristica in Irpinia, ed in particolare negli appalti pubblici”. Lo stupore di Fillea, Filca e Feneal è dato, però, dal fatto, che “nessuna delle istituzioni presenti al tavolo per la sigla del protocollo ha inteso invitare le organizzazioni dei lavoratori, che prime fra tutte hanno indicato la strada ed il percorso da seguire”.
I segretari provinciali di Fillea, Filca e Feneal, Antonio Famiglietti, Crescenzo Fabrizio e Franco De Feo, pur ritenendo utile ogni strumento ed organismo costituito al fine di creare un avamposto di lotta al fenomeno delle infiltrazioni malavitose, ricordano che presso la Prefettura di Avellino è già attivo un osservatorio sugli appalti pubblici, al quale sono invitati a partecipare, senza alcuna esclusione di sorta, tutti gli attori del tessuto edile della provincia di Avellino. “Appare stridente, inoltre, il fatto che all’incontro di domani, nemmeno l’associazione datoriale dei costruttori è stata invitata, escludendo di fatto una delle componenti principali del mondo dell’edilizia”. Fillea, Filca e Feneal vogliono immaginare che l’esclusione di sindacati e costruttori al tavolo “possa essere considerata solo una grave distrazione e non la volontà dichiarata di estromettere dal ragionamento e dalla riflessione, le parti costitutive del comparto edile in Provincia di Avellino”.

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