Sicurezza: An con 15 autobus per la manifestazione a Roma

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Avellino – Sicurezza, immigrazione e giustizia: ecco i temi che Alleanza nazionale intende portare all’attenzione della pubblica opinione e lo farà con la manifestazione in programma questa mattina a Roma. Dall’Irpinia partiranno quindici autobus, che si uniranno agli altri nella stazione “La Macchia” dell’autostrada Napoli-Roma. I motivi dell’iniziativa sono stati illustrati dal parlamentare Giulia Cosenza e dal capogruppo regionale Francesco D’Ercole nel corso della conferenza stampa, che si è svolta ieri sera nella sede del partito. Cosenza ha osservato che i cittadini sono continuamente esposti ad aggressioni di vario tipo, rispetto alle quali lo stato non interviene con l’opportuna efficienza, lasciando quasi immaginare che la vera vittima sia l’autore dell’atto delittuoso e non il destinatario della condotta criminosa, aggiungendo che l’indulto ha aggravato la situazione ed oggi numerose famiglie non piangerebbero perdite devastanti se taluni delinquenti non sarebbero stati messi in libertà. Il parlamentare di Alleanza nazionale chiede al cittadino di porre attenzione anche alla condizione di vita delle forze dell’ordine, esposte al rischio di continue aggressioni e tentativi di delegittimazione senza poter utilizzare gli strumenti di difesa e, spesso, senza veder riconosciuto il proprio lavoro anche sotto l’aspetto economico. La loro tutela passa attraverso al riforma della giustizia, che determini nuovamente la quantificazione delle pene per i reati più violenti e restituisca la certezza dell’espiazione per chi ne subisce la condanna. Ha, cioè, ripreso il principio secondo il quale la responsabilità deve effettivamente ricadere sull’autore del gesto criminoso, contrariamente a quanto accade nella esperienza quuotidiana, caratterizzata da un senso diffuso di deresponsabilità. Cosenza ha aperto una riflessione anche sul problema degli immigrati, affermando che la legge “Bossi-Fini” è ancora in vigore, ma il governo fa di tutto per raggirarla con le ovvie conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Francesco D’Ercole, in perfetta sintonia con Giulia Cosenza, ha rincarato la dose, precisando che per tutelare i cittadini occorre l’esercito da utilizzare contro la criminalità organizzata. “Poichè il nostro esercito adesso è composto da soldati professionisti – ha osservato – sarebbe il caso che fosse impiegato per dichiarare guerra a chi è causa dei fiumi di sangue che scorrono a Napoli e nelle zone maggiormente controllate dalla criminalità”. Il capogruppo regionale di Allenza nazionale ha sottolineato anche la battaglia per la legalità, che in Campania e in Irpinia deve essere ancora più incisiva perché manca qualsiasi controllo di legittimità sugli atti della pubblica amministrazione. Il capogruppo regionale di Alleanza nazionale ha evidenziato che il governo di centrodestra aveva compiuto una serie di iniziative per affrontare in termini concreti quei problemi, ma l’azione moralizzatrice e riformatrice della società è stata bloccata dal centrosinistra. Da qui la richiesta, che parte da Avellino e dalle tante piazze italiane per confluire a piazza san Giovanni a Roma, relativa alle dimisisoni immediate del governo Prodi.

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