Si costituisce “Italiaeuropa liberi da Ogm”: Licursi incontra Orrei

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Avellino – Il direttore della Coldiretti di Avellino incontra domani mattina alle ore 12 il prefetto di Avellino, Paolo Orrei, per annunciare la costituzione della coalizione provinciale “Italiaeuropa liberi da Ogm”. La Coldiretti intende coinvolgere l’intera comunità provinciale al fine di creare un nuovo modello di sviluppo territoriale. “La nostra provincia – afferma Giuseppe Licersi, direttore Coldiretti – con la sua straordinaria varietà dei prodotti agroalimentari, legati al territorio, che tutto il mondo apprezza e cerca persino di imitare, deve essere protagonista di questo nuovo modello”. Così: “Ponendo l’agroalimentare al centro del proprio sviluppo – continua Licursi – l’Irpinia può contribuire in modo originale a quella globalizzazione multipolare, multiproduttiva e democratica di cui c’è bisogno”. La Coldiretti si schiera contro gli Ogm a tutela del sistema agricolo italiano. “Gli Ogm sono incompatibili e inaccettabili – afferma Licursi – e sarebbero economicamente non convenienti e per di più ci priverebbero, omologandoci, della eccezionale originalità dei nostri prodotti”. La Coldiretti punta a coinvolgere tutti i cittadini e per costruire un nuovo patto sociale forte, cominciando a costruire un’unità d’azione tra l’organizzazione degli agricoltori, del commercio, della moderna distribuzione, dell’artigianato, della piccola e media impresa, dei consumatori e dell’ambientalismo. Al prefetto Paolo Orrei il direttore Licursi solleciterà anche la convocazione di un autorevole istituzionale per affrontare la situazione nel settore lattiero – caseario. “Nell’area provinciale – afferma Licursi – si continua a mantenere invariato il prezzo dovuto ai produttori, mentre aumentano in maniera significativa i prezzi dei prodotti lavorati e le voci al rialzo, che purtroppo in provincia di Avellino non trovano riscontro”. Da una verifica effettuata la Coldiretti, la Cia e l’Unione provinciale agricoltori ritengono che la situazione dipenda da un ridotto ingresso in Italia di latte continentale indirizzato verso nuovi mercati globali. Questo avrebbe prodotto un’immediata ripercussione sul prezzo del prodotto finito, non giustificato da un proporzionale ristoro per la materia prima fornita dai produttori. La Coldiretti ha ribadito la sua posizione anche nel corso di un incontro con oltre duecento produttori di latte che si è tenuto ad Ariano Irpino. “E’ necessario – conclude Licursi – un incontro tra le parti, al fine di evitare clamorose azioni di protesta”.

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