AVELLINO- Ci sarebbe anche una seconda e violenta aggressione avvenuta sette giorni dopo la rissa davanti ad un locale dove si stava festeggiando il compleanno di un bambino, che aveva coinvolto una trentina di persone tra le accuse che hanno portato questa mattina all’esecuzione di una misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese per tre giovani di Avellino. Una seconda aggressione avvenuta ai danni di uno dei soggetti già aggredito nella notte tra il 10 e l’11 settembre sia davanti al locale alle spalle delle Poste che davanti ad un Bar di Via Tagliamento. L’uomo, intorno alle 23 del 17 settembre, mentre percorreva Via Morelli e Silvati in direzione Valle, era stato bloccato da una vettura sulla quale viaggiavano tre persone, due delle quali sono I destinatari della misura cautelare eseguita oggi. Una volta sceso dalla vettura, il ventisettenne F.G, aveva colpito con un tirapugni al volto il malcapitato. Ma non solo, il ventunenne V.G.C, sceso con un martello in mano, aveva inseguito lo stesso e insieme al presunto complice lo aveva colpito sia con calci e pugni che con martellate alla nuca, fino a quando non aveva perso i sensi. La “vittima” aveva rimediato una prognosi di 15 giorni e varie fratture e un trauma cranico facciale. A tutta la scena, ricostruita dalle indagini, avrebbe assistito anche un testimone. Da qui la decisione di applicare una misura cautelare chiesta dalla Procura sulla base delle indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e l’emissione della misura da parte del Gip del Tribunale di Avellino.
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