Sette favole ispirate ad eroi “veri” per spiegare ai bambini che il mondo può cambiare

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AVELLINO- Un po’ Esopo e un po’ Douglass (quello del celebre aforisma: meglio crescere giovani forti che riparare adulti rotti). Così potrebbe essere spiegato come un cronista de “Il Domani”, da anni in prima linea a raccontare storie di mafia e di arroganza del potere (autore di libri su emergenze legate alle mafie, ultimo quello sulla latitanza comoda di Matteo Messina Denaro)  come Nello Trocchia, decide di raccontare sette storie di eroi contro l’indifferenza del mondo e il male della criminalità, trasformandoli in personaggi delle sue storie inventate, che però come si legge nel sottotitolo di “Racconti giusti” (edito da De Agostini) sono “storie inventate di vera legalità, reale giustizia e profondo coraggio”. Ad ogni capitolo però, non tanto per i ragazzi “svegli” ma per gli adulti, Trocchia ha deciso di aggiungere una sorta di “morale” della favola, indicando anche a quale dei sette personaggi della storia si è ispirato. A partire dal mago del Grande Bosco, il mago Piche’, che insegnava l’ amore agli animali del bosco e con una lezione su quanto l’ arroganza possa essere perniciosa, aveva salvato il daino Piero. In un clima di superbia e di odio aveva insegnato che anche i più piccoli possono essere esempio contro la violenza. Quello che faceva Don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel settembre del 1993. Ma c’è anche una pulce, la pulce Ragiona, che riesce a salvare tutti i libri della biblioteca, usando la furbizia contro la tigre. Quello che durante la Seconda Guerra Mondiale aveva fatto la docente di Matematica e Fisica Annamaria Ciccone, che salvò la Biblioteca dell’Istituto di Fisica dove lavorava. Convinse i nazisti a non distruggerlo. Con l’astuzia, come aveva fatto la pulce. Oppure l’ape regina poetessa, come Alda Merini e i suoi versi che anche nel momento più brutto, quello in cui aveva provato sulla sua pelle il manicomio, continuavano a parlare di speranza. Aiutare chi ha bisogno come aveva fatto Gino Strada con Emergency. Oppure riuscire a brillare come una stella marina anche nella notte più buia. Ispirato al personaggio di Emanuela Loi. Infine una mamma che ha atteso per anni giustizia per suo figlio, Felicia Impastato. Tutte storie che hanno un denominatore comune, come spiega lo stesso autore nella sua postfazione, ovvero quella di insegnare ai bambini che non è vero che il mondo non può cambiare.