Si è tenuta ieri presso la sede Uil di Grottaminarda alla presenza del Responsabile dell’Ufficio Vertenze Vincenzo Flammia, una riunione con le operatrici della Cooperativa Pro Vitae che gestisce una serie di servizi sociali per conto del Consorzio dei Servizi Sociali di Ariano Irpino Ambito A1. L’incontro ha riguardato le difficoltà che le lavoratrici stanno incontrando a causa dei mancati stipendi di settembre, ottobre e novembre. Si tratta di operatrici che erogano alcuni dei servizi essenziali di assistenza a disabili ed anziani nei Comuni di Grottaminarda, Ariano irpino, Mirabella E. , Frigento, Melito I. Di fronte a tale situazione la Cooperativa si giustifica dicendo di non più in grado di fare anticipazioni visto che oramai il credito che vanta dal Consorzio ammonta a quasi settecento mila euro e a questo si aggiunge che la stessa Cooperativa non ha ricevuto neanche rassicurazioni bancarie per una certificazione di credito che gli permetterebbe di continuare il servizio. “Si tratta ancora una volta di capire di chi sono le responsabilità visto che la parte più debole, ovvero anziani e disabili di questo territorio, rischiano da lunedì di non avere più i servizi essenziali”. A ciò si aggiunge “l’assenza di azioni risolutive da parte degli amministratori locali che seppur a conoscenza della possibile interruzione del servizio a partire da lunedì non battono ciglio, in primis il Comune di Grottaminarda invitato pure all’incontro”. L’ufficio vertenze Uil di Avellino Benevento è tuttavia riuscito a concordare con la Cooperativa una dilazione di pagamento degli stipendi arretrati ma per la ripresa del servizio nessuna soluzione di ripresa al momento. “Per tali ragioni e visto che si tratta di servizi essenziali che metterebbero in difficoltà disabili e anziani, il Responsabile dell’UVL UIL V. Flammia ha deciso di chiamare in causa Sua Eccellenza il Prefetto soprattutto considerata anche un’altra situazione ovvero che tutti i 29 Comuni afferenti il Consorzio A1 sono morosi nei confronti del Consorzio e questo ritarda i pagamenti dovuti mettendo in difficoltà l’erogazione dei servizi. Inoltre, i ritardi della Regione Campania che stanno mettendo in ginocchio i servizi sociali di questo territorio che già scontano le grandi difficoltà legate ai tagli nazionali”. Flammia dichiara nella nota che “nel marasma di capire di chi sono le responsabilità chi ci rimette sono sempre gli stessi: lavoratori da una parte e cittadini bisognosi dall’altra i cui diritti di assistenza restano per come stanno le cose alla merce’ di un’azione politica inesistente ed incapace di valorizzare un servizio che va nella direzione del benessere dell’intera comunità. A questo punto speriamo che portando questa vertenza sociale innanzi al Prefetto si riesca almeno ad assicurare la continuità dei servizi e gli stipendi ai lavoratori”.
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