Serie B – L’Avellino sull’ottovolante! Ci pensa ancora Vaskò

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Piacenza (3-5-2): Cassano, Abbate, Olivi (27’ Guerra), Iorio, Eramo (77’ Avogadri), Aspas, Riccio, Nainggolan, Anaclerio, Rantier (62’ Stamilla), Moscardelli A disp: Maurantonio, Zammuto, Calderoni, Bianchi
All: Pioli
Avellino (4-3-2-1): Gragnaniello, Gazzola (54’ Doudou), Pecorari, Vaskò, Ghomsi, Romondini, Dettori, De Martino, Pepe (87’ Defendi), Ciotola (72’ Pacilli), Aubameyang A disp: Padelli, Gaveglia, Sirignano, Szatmàri.
All: Campilongo
Arbitro: Pinzani di Empoli/Assistenti Padovan e Manzini
Quarto uomo: Merchiori
Reti: 15’ Vaskò (Ave), 36 Anaclerio (Pia), 60’ Abbate aut.
Ammoniti: Dettori e Pepe(Av)
Espulsi: Iorio per somma di ammonizioni
Angoli: 8 a 3 per il Piacenza
Recupero: 2’ p.t. e 5’ s.t.

Ci pensa di nuovo Tamas Vaskò. L’ungherese, a differenza di Paganini-ad una settimana dalla rete messa a segno contro il Brescia- si ripete e regala all’Avellino tre punti d’oro in ottica salvezza. Un successo quello di Piacenza che arriva a 19 anni dall’ultima volta. Un tabù sfatato, che permette agli irpini di volare a quota 16 in graduatoria e di firmare il secondo blitz esterno del torneo, il terzo complessivo con il napoletano in panca. Tre punti che permettono i biancoverdi di rilanciare le proprie ambizioni, ma soprattutto di continuare la striscia positiva che ormai dura da otto turni. A sorpresa il trainer ex Cavese e Foggia rinuncia ad Alex Pellicori, concedendo un turno di riposo al capitano che non si accomoda nemmeno in panchina. 4-3-2-1 con Ciotola e Pepe pronti a dar man forte in fase e a far mutare l’assetto in un 4-3-3. Una squadra praticamente ridisegnata perché priva del polmone Di Cecco. Attacco affidato al buon Aubameyang( ancora alla ricerca della prima rete stagionale). In mediana spazio al trio Romondini, Dettori, De Martino. Linea difensiva da destra verso sinistra con Gazzola, Vaskò, Pecorari e Ghomsi. In porta Gragnaniello, assoluto protagonista nei minuti iniziali dell’incontro. Almeno in tre occasioni salva la porta della propria squadra prima del primo goal di Vaskò al 15’. L’Avellino prende coraggio e poco dopo la mezzora costruisce una buona occasione da rete con Ciotola che dopo aver seminato il panico tra le maglie biancorosse si divora un goal praticamente fatto. Goal mancato goal subito, come la più antica legge del calcio, Anaclerio dopo un batti e ribatti ristabilisce la parità. Nella ripresa a decidere le sorti dell’incontro un’altra mezza segnatura dell’ex centrale del Bristol City, aiutato da una deviazione di Abbate(che scherzo del destino punì gli irpini nello scorso campionato).
PRIMO TEMPO – Partono forte i padroni di casa che nei minuti iniziali costruiscono diverse occasioni da rete. Al 6’ Moscardelli serve il francese Rantier sulla destra; l’ex Verona entra in area e si trova faccia a faccia con Gragnaniello che in tuffo riesce a salvare la propria porta. Due minuti dopo è Moscardelli a creare scompiglio nella retroguardia irpina. Il centravanti di casa supera Vaskò e calcia a rete, ma il numero uno dei lupi si fa trovare nuovamente pronto. All’11’ l’estremo irpino si oppone alla conclusione di Rantier con una respinta di pugno.
Al 14’ i lupi fanno le prove del goal. Calcio di punizione di Pepe che mette al centro per la testa di Pecorari, il centrale indirizza la sfera verso la porta, ma Cassano mette in angolo. Sulla battuta è sempre l’esterno, la palla giunge al centro dell’area, Vaskò indisturbato schiaccia alle spalle del portiere. La squadra di Pioli prova a reagire, ma senza creare alcun pericolo alla porta irpina. Al 33’ l’Avellino ha l’occasione per portarsi sul 2 a 0, ma Ciotola spreca malamente. L’attaccante beneventano fa fuori sulla sinistra il diretto avversario, giunge in area e mette a sedere il portiere e due difensori. La sua conclusione quasi dall’altezza del dischetto finisce di poco fuori. Al 35’ numero di Moscardelli che si libera di Vasko. L’ex cesenate va al tiro, ma Gragnaniello di piede sventa il pericolo mettendo in angolo. Un minuto dopo, in seguito ad un batti e ribatti al limite dell’area i biancorossi raggiungono il pari. Arpas da palla ad Anaclerio, l’attaccante grazie anche ad un rimpallo riesce a superare il muro irpino e a tu per tu con l’estremo biancoverde deposita nel sacco. SECONDO TEMPO – Si inizia con gli emiliani all’attacco: Moscardelli ci prova dalla lunga distanza dopo pochi minuti, la palla finisce sul fondo. Al 55’ Gragnaniello anticipa Guerra- ben servito su calcio piazzato da Rantier- sventando così il pericolo. Al 60’ da un altro calcio piazzato arriva il raddoppio dei lupi; punizione di Pepe dalla trequarti di destra. Eramo colpisce di testa, la sfera viene toccata da Vaskò, sbatte su Abbate e finisce alle spalle di Cassano. La squadra di Pioli si butta all’attacco ed i lupi ne approfittano degli spazi concessi. Al 76’ ci prova Pepe dal limite dell’area, ma il suo tiro a girare finisce di poco fuori. Tre minuti dopo bella triangolazione Romondini-Aubameyang- Romondini con il romano che va alla conclusione. Palla fuori dallo specchio della porta. A quattro dal termine Gragnaniello salva sul belga Nainggolan. È questa l’ultima azione degna di nota. In pieno recupero i padroni di casa restano anche in dieci per l’espulsione di Iorio che si becca il secondo giallo.
Pinzani fischia dopo cinque minuti di recupero. I tifosi possono fare festa per una squadra che lotta e che se la gioca con tutti, per un gruppo che nonostante i tanti infortuni sta rialzando la china. Un applauso in più per Vaskò che ha compreso l’importanza del match rinunciando agli impegni con la nazionale.

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