Lucchini spegne l’altoforno di Piombino, ricadute anche in Irpinia

0
126

Si complica la situazione lavorativa per i cento dipendenti dello stabilimento di Avellino legato al gruppo Lucchini. I lavoratori irpini al ciclo di produzione dell’azienda livornese, che rientra nel gruppo Severstal, per sei mesi saranno messi in cassa integrazione. Ma la situazione maggiormente critica si denota alla sede centrale della fabbrica di Piombino. Venerdì 28 novembre si ferma l’altoforno fino al 2 gennaio 2009. Scatterà pertanto la cassaintegrazione per 1600 dipendenti. La notizia è stata annunciata dall’azienda ai sindacati che stanno ancora organizzando le chiusure dei reparti. Trattandosi di uno stabilimento a ciclo siderurgico integrale, si fermeranno per mancanza di alimentazione gli impianti a valle dell’altoforno come l’acciaieria e le colate continue e poi i laminati. Cassa integrazione per 1600 lavoratori e ne rimarranno in fabbrica circa 700. A dicembre, intanto anche ArcelorMittal Piombino chiuderà la fabbrica (ex Magona) per un mese: per adesso i dipendenti, circa 800 usufruiranno delle ferie, per chi le finirà scatterà la cassa integrazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here