Senerchia – E’ finalmente pronto ad emerge dalle ‘macerie’ del passato il comune guidato da Adriano Mazzone. A liberarsi da quella visione di paese terremotato che a 25 anni dal sisma ancora Senerchia si porta dietro. Un centro storico che finalmente sta rinascendo, una Chiesa madre ancora da ultimare, aree ‘intossicate’ dall’amianto di prefabbricati che presto si trasformeranno in aree verdi, un nuovo istituto comprensivo e un campo di calcetto che non avranno nulla da invidiare a quelli degli altri comuni. Insomma, il paese dei lupi, dei gatti selvatici e dell’oasi naturalistica dei Picentini irpini sta entrando a tutti gli effetti nell’era della ‘modernità’, senza perdere le sue particolari connotazioni vocative. A contribuire a questo nuovo make-up, progetti in porto e in appalto. Come quello relativo all’eliminazione dell’amianto nelle aree Caritas, 7 e 4, finanziato ad inizio 2005 (circa 700 mila euro) e da qualche giorno sulla via della bonifica, operazione che si prevede terminerà nel giro di due mesi. Al recupero ambientale di una zona che vive principalmente del vanto delle sue bellezze selvatiche, si accompagnerà un progetto di riqualificazione urbana nelle aree prima menzionate. Dopo la bonifica, si intende infatti realizzare una serie di polmoni verdi. Nella zona 7 è invece in programma l’ubicazione del palazzo scolastico (area 7, leggi 219 e 51) dove accorpare materne, medie e superiori. In parte dell’area 4, infine, l’allestimento di un campo di calcetto già finanziato dall’assessorato regionale allo Sport. Sarà invece ripristinata, con una piazzetta, la zona antistante la cappella di S. Antonio da Padova nel centro storico. Entro la fine di ottobre saranno consegnati i lavori, che prevedono anche il rifacimento viario (Por Campania, misura 4.12). Altro evento di grande attesa popolare, il completamento della riqualificazione della zona antistante la nuova Chiesa Madre, a sua volta ancora in via di rifacimento. Il comitato di cui fa parte anche il sindaco Mazzone, insieme al vescovo e a padre Abdon, oltre al Consiglio pastorale, si sta impegnando al fine di accorciare i tempi di riconsegna della parrocchia alla cittadinanza e di individuare nuove risorse che ne permettano anche l’arredamento. Sono partiti, infine, i lavori per il monumento del 23 novembre. “Per noi -dichiara il primo cittadino Mazzone- è fondamentale eliminare ogni segno ancora presente del terremoto, e si chiude un’era che lo ricordava tanto tristemente. Ora possiamo puntare alla ripresa economica e culturale del paese”. Passi in avanti anche sul fronte del turismo religioso. Vicina alla nota Materdomini, Senerchia aspira a diventare nuova meta di pellegrinaggio. Infatti, in occasione dell’ultimo festeggiamento delle reliquie di San Gerardo, il comune di Senerchia ha sistemato una lapide nei pressi ad una casa all’entrata del centro storico, dove era solito alloggiare il Santo e dove compì un miracolo. Trasportò una trave pesante dalla montagna al paese, dando così coraggio ai senerchiesi al lavoro per la copertura della Chiesa Madre. Inoltre, la Proloco di Senerchia, in occasione del XXV anniversario del sisma del 1980, ha organizzato una manifestazione commemorativa nei giorni dal 22 al 26 novembre 2005. Entro il 30 settembre sarà pubblicato il dettagliato programma della manifestazione. (Antonietta Miceli)
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