Scuola: banchi vuoti al Sud. Quest’anno 38 mila studenti in meno

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Dispersione scolastica: il Sud batte il Nord. Le proiezioni ministeriali consegnano un’Italia sempre più divisa in due: scuole più affollate nel Settentrione e banchi sempre più vuoti nel Meridione. Le regioni del Mezzogiorno ‘perdono’ alunni. Secondo gli ultimi dati disponibili a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, che per gli insegnanti si aprirà ufficialmente venerdì primo settembre, fra qualche settimana le scuole statali italiane avranno 7 milioni e 736 mila alunni: 21 mila in più dello scorso anno. Ma, a spulciare i numeri, saranno le sei regioni del Nord, e in parte quelle del Centro, ad accaparrarsi l’intero incremento di popolazione scolastica. Le 8 regioni meridionali, invece, si troveranno con 38 mila alunni in meno. I diversi gradi di scuola. In Italia, nel 2006/2007, si conteranno complessivamente meno ragazzini nella scuola secondaria di secondo grado (la ex scuola media) e più studenti nelle scuole superiori. Ma è sulla materna (scuola dell’infanzia) che occorre soffermarsi. Solo al Nord si registra un incremento. Nelle restanti regioni solo decrementi. Tre le cause principali del trend negativo targato Mezzogiorno. La minore natalità delle regioni meridionali contribuisce spopolare le scuole del Sud. L’emigrazione delle giovani coppie meridionali che cercano lavoro nelle regioni del Nord Est, dove spesso mettono su famiglia. Maggiore presenza di immigrati tra Lombardia, Veneto e Piemonte. Basta dare un’occhiata ai dati di qualche anno fa per comprendere l’evoluzione del fenomeno. Nel 1997/1998 le 8 regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) contavano un milione di alunni in più rispetto alle 6 regioni del Nord: 3 milioni e 600 mila contro 2 milioni e 600 mila. Oggi, questa differenza, nonostante una crescita in termini complessivi di 137 mila alunni, si è più che dimezzata. In meno di dieci anni, quindi, il Nord ha incrementato scolari e studenti di 300 mila unità, il Mezzogiorno ne ha ‘salutati’ 240 mila.

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