Approvata dal Consiglio dei Ministri la legge “bavaglio” per la stampa giudiziaria. Da oggi scatta il divieto di pubblicazione «delle ordinanze che applicano misure cautelari personali fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare». E’ quanto previsto dal decreto legislativo approvato ieri sera in Consiglio dei ministri, come scrive l’ Ansa. Il provvedimento, si legge, ha accolto le osservazioni delle commissioni parlamentari «solo in riferimento all’ampliamento del contenuto della norma, ma non all’introduzione di un nuovo apparato sanzionatorio». Il codice di procedura penale prevedeva già all’articolo 114 il divieto di pubblicazione, «anche parziale, degli atti non più coperti dal segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare», ma faceva eccezione per l’ordinanza che dispone la misura cautelare. Il nuovo decreto legislativo cassa questa eccezione ed aggiunge un comma che vieta esplicitamente «la pubblicazione delle ordinanze che applicano misure cautelari personali». Si tratta di disposizioni, recita l’articolo 1 il provvedimento, «per il rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza delle persone fisiche sottoposte a indagini o imputate in un procedimento penale in attuazione della direttiva (Ue) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016».
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