Sant’Angelo, Penitenziaria allo stremo: scatta lo stato di agitazione e lo sciopero della mensa

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Le scriventi organizzazioni sindacali Uilpa e Uspp, preso atto del silenzio circa le doglianze già manifestate, inerenti alla situazione di organico della Polizia Penitenziaria già critica, con la pianta organica mai rivista nonostante l’apertura di tre nuove lavorazioni penitenziarie che con l’estate alle porte, rischia di diventare una vera e propria emergenza, difatti è concreto il rischio che le lavoratrici e i lavoratori della polizia penitenziaria non possano andare in ferie.

Da anni ormai, si succedono direttori e comandanti dirottati in missione ad altri istituti, carenze che inficiano le lavorazioni penitenziarie che negli anni hanno visto questo istituto come fiore all’occhiello della nazione.

Eventi critici oramai quasi quotidiani, personale impiegato per consentire visite ospedaliere programmate ( si parla di un media di due visite giornaliere anche in orari pomeridiani ), personale inviato in missione a livello nazionale, per soddisfare la distribuzione dei manufatti.

Detenuti facinorosi che si sono resi attori di altri reati all’interno dell’istituto non vengano trasferiti, una capienza totale dei ristretti oramai al limite. Fatti questi che comportano quotidianamente il ricorso al lavoro straordinario che non viene retribuito. Il personale è oramai allo stremo delle forze e, ricordiamolo, nonostante l’età media e le difficoltà a raggiungere l’istituto, ha ancora una bassa percentuale di assenze giustificate.

Personale che ha sempre dimostrato dall’atto dell’apertura di questa casa di Reclusione professionalità ed abnegazione, ponendo a disposizione della stessa Amministrazione le capacità personali e professionali.

Per le motivazioni esposte, le scriventi Organizzazioni Sindacali: Proclamano lo stato di agitazione e annunciano l’astensione della mensa di servizio a decorrere da Lunedi 15 aprile.

Sottolineando qualora vi sia il perdurare della situazione di intraprendere iniziative più incisive. Richiedendo sin d’ora ed a stretto giro, la rimodulazione della pianta organica.