Il sindaco Riccardo Porfido e l’Amministrazione comunale di San Potito Ultra (AV) inviano un comunicato stampa riguardo la situazione umanitaria di Gaza.
Il Sindaco e l’amministrazione comunale di San Potito Ultra, come atto politico in prosecuzione della delibera di consiglio comunale n. 27 del 23/12/2024, dove si chiede al Governo Italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina (secondo quanto previsto da numerosissime risoluzione delle Nazioni Unite già a partire dagli anni 50 del secolo scorso), condanna fermamente gli eventi catastrofici in corso nei territori Palestinesi della striscia di Gaza, ad opera del governo israeliano.
Le immagini che ci giungono da Gaza, grazie al lavoro di eroici giornalisti palestinesi (il Governo israeliano non permette ai giornalisti stranieri di entrare a Gaza) sono sconcertanti e inumane.
I numeri della strage sono impressionanti, solo a Gaza, dai famigerati attacchi di Hamas del 7 Ottobre 2023, si contano circa 50.000 morti di cui circa 18.000 bambini; ogni infrastruttura distrutta, ospedali, scuole, ambulanze, attaccati e distrutti in violazione di ogni principio umanitario. Dal 2 marzo 2025 il Governo israeliano non permette l’ingresso a Gaza di aiuti di nessun tipo: cibo, acqua, medicine. Secondo autorevoli gruppi umanitari internazionali, la popolazione Palestinese è allo stremo e sull’orlo della carestia.
Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista britannica “The Lancet”, i morti possono essere ben il 40% in più rispetto ai dati pubblicati dal ministero della salute Palestinese che considera i decessi dovuti a lesioni traumatiche, da uccisioni e bombardamenti ma non comprende gli eventi indiretti, legati per esempio alla mancanza di cibo o di cure adeguate, e neanche le migliaia di persone disperse che potrebbero essere sepolte sotto le macerie.
Già nell’aprile dello scorso anno, un report ONU della relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese occupato dal 1967, dott.ssa Francesca Albanese, della quale sottolineiamo orgogliosamente le ORIGINI IRPINE (nata ad Ariano Irpino), affermava che ai danni dei palestinesi “ci sono fondati motivi per ritenere che sia stata raggiunta la soglia che indica che sono stati commessi atti di genocidio”.
Intendiamo quindi rivolgerci a tutti i comuni, in particolare a quelli della provincia irpina e a quelli campani, affinché si facciano promotori di azioni di sensibilizzazione rivolte al riconoscimento dello Stato di Palestina e soprattutto all’immediato cessate il fuoco e la riattivazione degli aiuti umanitari. Una sensibilizzazione rivolta non solo ai cittadini ma anche alle rappresentanze politiche parlamentari ed europarlamentari.