San Mango sul Calore, Uva sfida Festa: “Essere la continuità di Di Blasi non è un difetto”

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La campagna elettorale a San Mango sul Calore è in ricordo dell’ex sindaco Teodoro Di Blasi, venuto a mancare, a soli cinquanta anni, a causa di un malessere, mentre era alle prese con le attività di primo cittadino al Comune di San Mango. La vicenda provocò sgomento nell’intera provincia di Avellino. Oggi, a sei mesi da quella triste vicenda, la comunità di San Mango sul Calore si ritroverà a scegliere chi sarà il successore dell’architetto Di Blasi sullo scranno più alto di Palazzo di Città.

E la sfida sarà tra Gennaro Uva, assessore della precedente amministrazione, e Leona Festa, ex fascia tricolore, in campo per fermare l’avanzata della maggioranza uscente.

 

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Quale partito o movimento pensa di rappresentare? 

Gennaro Uva: «Siamo una lista civica con varie anime. Non siamo caratterizzati da un pensiero unico, ma da diverse espressioni del Partito Democratico, dell’Unione di Centro e di Forza Italia. Non siamo contro l’attività per il governo della collettività. Ogni membro della squadra ha un’ideologia ben definita. Nessuno, però, è iscritto ad un particolare soggetto politico. Dopo le amministrative, ognuno potrà scegliere il movimento che lo rappresenta, adesso, siamo tutti uniti per vincere le elezioni comunali e non pensiamo ad altro».

Leona Festa
Leona Festa

Leona Festa: «Al momento non mi sento vicina ad alcun partito. La priorità, in una fase così difficile per la comunità, non è cercare agganci per avere qualche favore personale ma avere chiarezza rispetto alle vicende del territorio. Preferisco non espormi e non coinvolgere i miei cittadini nella partita per le regionali, considerando lo stress delle amministrative. Questa campagna elettorale, purtroppo, è ricca di ricatti, compravendite di voti, personaggi in cerca di occupare una posizione e minacce ai più deboli».

A proposito di sviluppo, come pensa di far ripartire l’economia nella sua comunità?

G.U.: «Bisogna riattivare il patrimonio inutilizzato, sperando che ci possa essere quanto prima qualche imprenditore pronto ad investire nel locale insediamento produttivo. Per tale ragione, ci impegneremo a rispondere alle richieste di chi vuole fare e creare occupazione all’interno del paese. Questo non significa trascurare l’ambiente. Ci batteremo per salvaguardare le acque del fiume Calore, valorizzando la natura e promuovendo i prodotti della terra, patrimonio inestimabile, realizzando percorsi a tema ed attirando nuovi buyers dall’estero».

L.F: «San Mango sul Calore non è un paese a vocazione industriale, ma una culla di eccellenze. Vogliamo diventare un polo turistico all’avanguardia e rivalutare l’agricoltura. Non comprendo, pertanto, quali siano le ragioni per le quali la precedente Amministrazione non ha promosso le esposizioni delle tipicità, gli eventi di qualità e la sagra dei fichi, manifestazione in grado di attirare turisti e curiosi anche da fuori i confini regionali. La precedente Amministrazione ha preferito restare ferma, garantendo solo l’ordinarietà e non rivolgendo uno sguardo al futuro».

 Secondo lei quali sono stati i punti deboli della precedente Amministrazione?

Gennaro Uva
Gennaro Uva

G.U.: «Questo progetto è iniziato insieme al precedente sindaco, che purtroppo ci ha lasciato. Vogliamo, quindi, continuare quanto è stato iniziato dal precedente esecutivo. Sia come minoranza che come maggioranza, abbiamo collaborato per un progetto comune, basato sulla condivisione di idee. Per rispetto del mio amico Teodoro, a cui dedicheremo la nostra vittoria, saremo in grado di rispondere alle nuove sfide, partendo dalle debolezze del passato per costruire un nuovo avvenire. L’esperienza è un valore aggiunto e non una minaccia per il cambiamento».

L.F.: «C’è bisogno di discontinuità. A causa dei soliti noti, abbiamo perso tante occasioni di sviluppo. I fondi, sia regionali che europei, sono stati sfruttati in modo sbagliato, pensando agli interessi di pochi e non dell’intera collettività. Quando ho scelto di rompere con la precedente squadra di governo, ho preso questa decisione perché ero stanca dei compromessi. Considerando i cambiamenti del villaggio globale e le nuove opportunità, provenienti dal continente, ritengo sia arrivato il tempo di cambiare marcia».

Perché gli elettori dovrebbero scegliere la sua lista e non quella del suo avversario?

G.U.: «Sono una persona mite e tranquilla. Invito i miei concittadini a votare con serenità. Qualcuno sta cercando di alimentare le tensioni, dividendo interi nuclei familiari. Questa politica non ci appartiene. Chi governa deve unire e non spaccare. Basta polemiche inutili! Chiedo ai cittadini di non farsi prendere dal clima rovente, diffuso da chi si oppone a questo progetto, ma a conservare i rapporti umani. La coesione sociale è la priorità per chi guarda avanti e non si volta indietro».

F.L: «Cittadini, svegliatevi! Non vogliamo diventare un paese fantasma e siamo stanchi di essere comandati da chi ha soltanto il potere economico. La comunità non può essere gestita con i soldi. La politica deve ritornare alla sua essenza, cioè chi amministra deve prodigarsi per il bene di tutti e non dei soliti notabili. E’ utile uscire dall’attuale crisi culturale e camminare compatti verso un’unica direzione. Siamo stanchi dei soliti giochi di potere e della lotta tra gli assessori. Sono certa di vincere e di riunire la comunità, superando i personalismi della precedente amministrazione».

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