Dal Partenio-Lombardi – Terza vittoria consecutiva, otto risultati utili di fila e i playoff che si avvicinano. Facile lanciarsi in voli pindarici ma se sognare non costa nulla, allora è giusto che l’Avellino lo faccia. Gran parte del merito è da ascrivere senza dubbio al suo timoniere Walter Novellino che ha preso per mano la squadra portandola ad ottenere un’altra netta affermazione.
Non era facile già in partenza contro il Vicenza pronto a mettere in campo l’orgoglio per sopperire alle numerose defezioni. La missione sarebbe potuta diventare ancora più complicata del previsto alla luce della trasformazione del terreno di gioco in un vero e proprio acquitrino che ha penalizzato le giocate. “Abbiamo giocato su un campo davvero impossibile da gestire – ha spiegato Novellino – se il terreno di gioco fosse stato in buone condizioni, sono convinto che avremmo segnato di più”.
Fa parte della convinzione del momento spingersi oltre. L’Avellino sta bene, è in salute ed esegue alla lettera i dettami del suo allenatore. “Sono venute fuori le strutture di gioco che abbiamo acquisito con il passare del tempo – ha sottolineato un soddisfatto Novellino – e ciò grazie anche a Moretti che sta migliorando nella sua condizione fisica. Abbiamo preparato questa partita lavorando molto sugli inserimenti di D’Angelo, ci abbiamo messo umiltà cercando di non concedere campo al Vicenza, che era ciò che più mi preoccupava. Abbiamo saputo aspettare i nostri avversari, abbiamo avuto pazienza. Ha vinto la squadra che ha meritato”.
“A Bari dissi che avrei salvato questa squadra – ha ricordato Novellino – in quella occasione capii che l’Avellino aveva delle qualità da tirar fuori e così è stato”. Ora il suo Avellino viaggia agli stessi punti del Modena 2013/2014, quello che fu sconfitto in semifinale proprio da Bisoli con il suo Cesena. Sognare non costa nulla, a maggior ragione se il precedente è dalla tua parte.