Roccabascerana – La legge Gelmini al vaglio dei giovani del Pd

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Il Partito Democratico si è riunito per discutere insieme ai giovani della Valle Caudina della legge Gelmini e della riforma scolastica.
Numerosi sono stati gli interventi dei giovani che si sono succeduti, prima di affidare le conclusioni al segretario Franco Vittoria e all’on. Gino Anzalone.
Ad aprire i lavori Francesco Russo, segretario cittadino di Roccabascerana che ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento in quanto la scuola del paese a seguito dell’approvazione della legge Gelmini rischia la chiusura. A seguire l’intervento di Costantino Ricci, giovane militante del Pd di S. Martino V.C. che ha espresso le sue considerazioni in merito alle difficoltà che la scuola e l’università dovranno affrontare.
Valerio Pisaniello, altro giovane del Pd, si è soffermato sulla legge 133, sottolineando, attraverso una comparazione con i movimenti del ’68, come l’onda di questi giorni sia in grado di arrivare ovunque attraverso i blog e le nuove tecnologie. Non è mancato il passaggio sugli scontri avvenuti a piazza Navona, e di come a suo avviso ci sia stata una mera strumentalizzazione da parte del governo tralasciando, di fatto, il vero punto nodale della questione, ovvero il futuro delle nuove generazioni e di quelle che verranno.
Di natura prettamente tecnica l’intervento di Francesco Sorrentino segretario cittadino che ha ribadito “l’inefficienza” della riforma Gelmini, sottolineando che non si tratta tanto di una riforma quanto di “… un taglio alle risorse al fine di recuperare i fondi per la manovra dell’ICI, penalizzando in questo modo la qualità dell’insegnamento che viene e verrà erogato alle nuove generazioni”.
Pasquale Ricci, sindaco di S. Martino V. C. ha rivolto grande apprezzamento per l’iniziativa dei giovani del territorio del Partenio per aver immediatamente colto l’importanza dell’argomento in questione, invitando e sollecitando i tanti giovani presenti a continuare su questa linea.
Prima degli interventi conclusivi, molti e molto partecipati gli interventi del pubblico presente, i quali unanimemente, hanno sottolineato la necessità che il Pd si faccia carico di evitare la chiusura di molti presidi scolastici sul territorio, che rappresentano il luogo primario di sopravvivenza delle microscopiche realtà territoriali.
Il segretario Franco Vittoria ha riscontrato nella filiera della conoscenza la vera sfida del nuovo millennio. “La questione non è la scuola e le forme che assume – ha dichiarato -, bensì come preserviamo la democrazia. Bisogna ripartire dalla lezione morotea puntando su chi è fuori dalle cose, i tanti giovani che sono ‘il seme sano’ dal quale ripartire per salvaguardare, e dunque ripristinare la democrazia. I giovani sono riusciti a mobilitare, ma soprattutto a far risvegliare quell’opinione pubblica che oggi sempre più viene rappresentata esclusivamente attraverso la tv. Abbiamo 7 parlamentari irpini del centro destra che votano in parlamento il decreto Gelmini, che di fatto taglia 72 plessi scolastici in provincia di Avellino. Come si legano questi tagli all’applicazione del federalismo fiscale tutto a trazione e salvaguardia settentrionale? Basta con messaggi che hanno depauperato le visioni della società e della sua relativa crescita. Dobbiamo tornare a dire ai tanti giovani che tutto è possibile solo se ci si sacrifica ma soprattutto studiando e puntando sulla meritocrazia! Berlusconi – ha concluso Vittoria – intende sostituire ai riferimenti classici delle comunità una global class che impone attraverso il potere meramente economico, il processo di formazione e di costruzione di futuro”.
Le conclusioni sono state affidate all’on. Gino Anzalone che ha affrontato a tutto campo la questione legata all’università italiana, la sua indipendenza e la sua autonomia, senza tralasciare il fatto che l’università soffre “degli sprechi e dei baronati” che oramai nel tempo del cambiamento non hanno più senso di esistere.

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