Regione – Sprechi, D’Ercole: “Ora è il turno di Rive Mediterranee”

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Regione – “E nel frattempo i problemi reali della Campania restano tutti tristemente ed inesorabilmente sul tappeto”. Così il capo dell’opposizione in Consiglio Regionale Francesco D’Ercole alla notizia del nuovo “fiocco rosa” a Palazzo Santa Lucia, ovvero la nascita della Fondazione Rive Mediterranee. “Siamo – continua – di fronte all’ennesima dimostrazione che in fatto di creazione di carrozzoni clientelari e familistici, modello vecchio pentapartito, nessuno è più bravo e prolifico del presidente Antonio Bassolino e della sua giunta di centrosinistra”. “Sicché – aggiunge D’Ercole – mentre la sanità campana è sempre più allo sfascio, il pil continua a regredire, la disoccupazione cresce, il debito aumenta, il degrado delle città campane è sempre più evidente, ecc.., il governo di questa regione che ti fa? Ti mette in piedi una bella fondazione il cui compito sarà quello di creare (ammesso che davvero vi riesca) nuovo chiacchiericcio inutile attorno ad una questione che, per le implicazioni socio-economiche e l’apporto che potrebbe offrire in tema si sviluppo, meriterebbe ben altra attenzione e concretezza, che non le chiacchiere “vuoto a perdere” che la neonata fondazione dovrà per statuto realizzare”. “Basta pensare – sottolinea – che il compito che lo statuto le assegna prevede: “la promozione di progetti di ricerca e di studio d’interesse scientifico e culturale, di cooperazione decentrata, iniziative a carattere economico, sociale, culturale con attenzione prioritaria all’integrazione, curare la redazione, pubblicazione e diffusione della rivista “Filo di perle” quale luogo di confronto e di approfondimento sui temi di attenzione prioritaria della Fondazione, e poi, convegni, in Italia e all’estero, con pubblicazione degli atti relativi, monografie e altro materiale informativo e, dulcis in fundo, istituire e assegnare premi e borse di studio (ovviamente, agli amici ed agli amici degli amici)”. In poche parole, tutto e niente”. “Certo – rileva ancora D’Ercole – lo stanziamento iniziale, 55.000 euro, non è poi così elevato, ma forse sarà appena sufficiente al completamento delle pratiche burocratiche per la istituzione, poi, bisognerà rifinanziarla e, considerando gli obiettivi, aleatori, si, ma comunque costosi. che si presuppone, non sarà un rifinanziamento da poco”. “”Ma questo – conclude D’Ercole – per Bassolino & c., non è un problema, tanto pagano i campani”.

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