E’ polemica sulla indicazione di Napoli quale sede dell’Enoteca regionale campana. Franco D’Ercole, capogruppo dell’opposizione alla Regione, non ci sta e contesta la ‘location’ prescelta: “Una scelta irrazionale, priva di qualsivoglia motivazione e, quindi, una sorta di punizione per le aree interne, in generale, e nello specifico di Avellino”, ha affermato D’Ercole replicando alle parole dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino, che avrebbe dichiarato che l’enoteca regionale si farà, ma a Napoli. “Si badi bene – continua D’Ercole – non sono contrario a questa iniziativa. Anzi, sono stato io per prima a proporla, sottolineandone l’importanza, ma ritengo che essa vada localizzata nella patria del vino ovvero proprio ad Avellino. Farla altrove, non ha senso”. Il capoluogo irpino ospiterà a marzo gli stati generali del vino in Campania. Una scelta strategica si è detto, che testimonia l’importanza del territorio dell’Irpinia nell’ambito della produzione vitivinicola regionale. “La scelta di Napoli rappresenta una decisione inaccettabile – prosegue D’Ercole – perché non promuove alcunché, non arricchisce Napoli e priva Avellino di qualcosa che le spetterebbe perché contribuirebbe a dare maggiore risalto alla sua specificità di ‘terra del vino’, consentendole una vetrina importantissima per la sua tipicità più significativa: la produzione vitivinicola, offrendole, così, una grossa opportunità di sviluppo, anche sotto il profilo turistico”.
Redazione Irpinia
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