Regione – Contro gli “sprechi”, l’intervento di Raffaele Pirozzi

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Regione – Contro “gli sprechi della Regione Campania”, interviene Raffaele Pirozzi ex segretario regionale della Cgil. “In questi giorni apprendiamo che milioni di Euro sono stati spesi per pagare fitti per appartamenti non utilizzati dalla struttura regionale: per le 12 commissioni speciali che non hanno prodotto alcunché; per le delegazioni ipernumerose in viaggio per il mondo che non si comprende a quale titolo e con quali risultati… Tutto questo spreco è, come si sa, a spese dei contribuenti che, ricordiamoci, in Campania già sono fortemente tartassati in termini di tasse regionali, provinciali e locali ricevendo di contro, pessimi servizi. In ogni commedia assistiamo allo scarico delle responsabilità con il classico ‘tutti contro tutti’. Che dire del fatto che un anno fa di questi tempi, nel mentre la commissione Bilancio stava per aumentare alcune tasse regionali per mettere una ‘pezza’ ai conti della Sanità, alcuni consiglieri sia della maggioranza che della minoranza proposero un emendamento per aumentare, ancora di più, il loro stipendio? (…) Aggiungo che sarebbe interessante conoscere se i membri del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia “ASC” hanno o meno usufruito dell’indennità di carica, visto che il dott. Alois afferma che, in un anno, il Consiglio regionale non ha messo questa importante struttura ad operare. Sfidiamo gli organi di stampa a dimostrare la loro autonomia nei confronti del potere politico andando a fondo del problema degli sprechi delle risorse pubbliche finanziarie. Non è la prima volta che tutto questo viene denunciato: avvenne qualche mese fa nei confronti dell’Amministrazione provinciale di Napoli che mandava in giro delegazioni iper- numerose e dava finanziamenti a paesi dell’America meridionale ma lasciava che le strade di competenza dell’Amministrazione Provinciale fossero in uno stato pietoso. La stampa, superando un giusto e legittimo riserbo, è in grado di dare un contributo notevole all’affermazione delle Istituzioni volte ad operare maggiormente nell’interesse dei cittadini? Sollevare questi problemi non è fare moralismo gratuito bensì pretendere che la ‘democrazia’ operi nell’interesse della gente rappresentata in modo da creare un circuito virtuoso tra rappresentanti e rappresentati. E’ proprio questo che oggi in molte realtà del Paese è venuto meno”.

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