Regionali, Mastella: “No ai populismi, sì alla rappresentanza delle aree interne”

0
241

Lotta allo spopolamento globale, decentramento dell’offerta sanitaria, potenziare i servizi del territorio è la sfida di Noi Campani con Mastella per l’Alta Irpinia. “Non si possono fare cento chilometri per un certificato”. La dottoressa Adele Nigro, candidata al Consiglio regionale chiede maggiori servizi per “una terra dove le nascite sono ridotte all’osso. Qualcuno dimentica che i giovani sono il nostro futuro”.Bruno Aliberti, candidato e fondatore del movimento “Scelte Coraggiose”, invece, si sofferma sui problemi occupazionali. “La vecchia politica, purtroppo, è causa della desertificazione di questa terra, per troppo tempo vittima del clientelismo. Mentre i consiglieri regionali per cinque anni non hanno fatto nulla per la parte più della provincia, ci sono dei professionisti seri che vogliono ascoltare De Luca e che insieme al governatore uscente non vogliono più far emigrare nessuno da questa terra”.Per Ciro Aquino, segretario provinciale di Noi con Campani, poi, interviene sulla crescita esponenziale di un partito, che vuole essere il vero protagonista di questa campagna elettorale. “Siamo la vera sorpresa di un nuovo modo di fare politica, dove viene premiata solo la meritocrazia e in cui non c’è spazio per i soli amici degli amici. Siamo certi di eleggere un consigliere regionale in Irpinia. Devono essere gli altri a preoccuparsi, ovvero chi è legato al vecchio sistema”. La senatrice Sandra Lonardo, poi, si sofferma sull’importanza di valorizzare le tipicità locali e di fare una politica nuova e partecipata. “L’Irpinia è un terra di tante eccellenze che devono avere il valore e l’importanza che meritano. Gli irpini hanno la grande opportunità di cambiare le cose. La nostra è una politica senza interessi, con la P maiuscola. La nostra sfida è creare una nuova classe dirigente per una sfida che va oltre le regionali”. Il sindaco di Benevento e leader di Noi Campani, Clemente Mastella, infine, interviene su un progetto politico che “va oltre le regionali” e che vuole essere l’alternativa a un salvinismo che dimentica il Mezzogiorno. “Sono pronto a fare il regista per un’idea che si smarca dai populismi, dalla sinistra frammentata. Vogliamo creare uno spazio intelligente e interessante che mette al centro le comunità e ha come unica priorità quella di risolvere i problemi per questa terra. Non ci saranno più napolicentrismi e salernocentrismi”.