Napoli – “Giuseppe De Mita, deputato dell’UdC, o di Alleanza Popolare, o come si chiamano questo mese, dichiara alla stampa che ritiene necessario in Campania il dialogo con il Pd. Lo stesso De Mita jr. che e’ stato vice-presidente della giunta di Stefano Caldoro fino al 2013”. Cosi’ in una nota Michele Grimaldi, dirigente regionale del Pd Campania, e candidato alla segreteria regionale le scorse primarie.
“Provo ad essere esplicito e sintetico. La democrazia dell’alternanza dovrebbe prevedere che alle elezioni si confrontino più coalizioni. Quella che vince ha il dovere di governare, quella che perde (o quelle che perdono) ha il dovere – altrettanto nobile e importante – di fare opposizione” aggiunge.
“Dopo cinque anni si ritorna alle urne e al giudizio dei cittadini e degli elettori. Se giudicheranno positivo l’operato di chi ha amministrato, rinnoveranno il loro consenso. In caso contrario, se avrà fatto bene il suo mestiere, e si presenterà con un programma credibile, toccherà all’opposizione divenire maggioranza e governare. Quando ciò non accade, e l’opposizione rimane silente e complice, o pezzi della maggioranza attuale cambiano casacca in corsa solo per essere sicuri di vincere, ci troviamo dinanzi a due fenomeni che si chiamano consociativismo e trasformismo”, spiega.
“Alla voce “cattiva politica” li potrete trovare entrambi come le due principali cause. Nella prossima direzione regionale del Pd presenteremo un o.d.g. che impegnerà il partito ed il candidato presidente a non fare accordi elettorali, ne’ imbarcare nelle liste, chi fino alla fine ha sostenuto il disastroso operato di Stefano Caldoro. Il modello “L’Unione” in Campania ha già dato, da Mastella a Sommese. Errare é certo umano, ma perseverare é piu’ che diabolico”, conclude.