Regionali, Anzalone come Calimero… piccolo e nero?

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A diciassette giorni dalle regionali, fibrillazioni nella Margherita. Con una lettera aperta, indirizzata all’onorevole Ciriaco De Mita, al coordinatore provinciale Domenico Covotta, al segretario cittadino Pino Rosato, al senatore Nicola Mancino e agli onorevoli Antonio Maccanico e Gerardo Bianco, il candidato della Margherita alla Regione Campania, Luigi Anzalone, minaccia di ritirarsi dalla competizione a causa della poca visibilità nella campagna elettorale.
“Mio malgrado, mi corre l’obbligo di far presente che, fino ad oggi, nessun circolo della Margherita, e meno che mai Sindaco e Amministratore del fiorellino, ha ritenuto di invitarmi, non dico a parlare ad una manifestazione elettorale o convegno, ma persino a prender parte a qualche sia pure sporadico e fuggevole incontro”.
Insomma, Anzalone come Calimero?
“Questo così puntuale, costante e duro ostracismo – scrive Anzalone –, che trovo francamente non solo immotivato ma soprattutto lesivo della mia dignità umana e politica, contrasta in modo quanto mai stridente con il fatto che ai due capolista, gli onorevoli Enzo De Luca e Mario Sena, viene riservato il quotidiano onore di essere invitati a cinque o sei manifestazioni, che i circoli organizzano con grande impegno e dovizia di partecipazione popolare, tant’è che soprattutto l’onorevole De Luca, come si legge dai giornali, è ormai pressocché sommerso da continui ‘bagni di folla’. Ungi da me l’idea di mettere in discussione il privilegio di cui, sia pure per legge non scritta, debbono godere gli onorevoli De Luca e Sena. Quel che, però, non riesco a capire è la ragione per cui sia stata accettata la proposta della mia candidatura, dal momento che si aveva in animo di osteggiarla in modo continuo e, purtroppo, anche proditorio”. Nella missiva è chiara, perchè lo denuncia a chiare lettere, il disagio che l’assessore regionale uscente sta provando “…la mia condizione di amarezza e di disagio, oltre che di sorpresa e frustrazione, è ormai pressocchè totale. Non cercavo appoggi elettorali: non mi serve il dispiegarsi potente e avvolgente degli apparati di potere e di ciò che a loro contermine. Mi auguravo, forse ingenuamente, solo di poter essere fatto oggetto di comportamenti corretti e leali al fine di partecipare ad una battaglia ideale e politica, prima ancora che elettorale, che stimo importante per il centrosinistra, per la Margherita e soprattutto per il progresso delle nostre genti. Detto in breve: tranne per quel che organizzo da me e con i miei solleciti quanto generosi amici, per me non esiste campagna elettorale, tant’è che medito di andare in vacanza tra qualche giorno o, comunque, di limitarmi ad attendere agli impegni conclusivi del mio assessorato”. Anzalone, comunque, spera che qualcosa possa cambiare altrimenti “…dopo la doverosa partecipazione alla manifestazione all’Hotel de La Ville, della cui indizione ringrazio l’onorevole de Mita, al quale si deve anche la direttiva di un certo numero di manifestazioni provinciali, senza clamori o pubblicità di sorta, mi ritirerò dalla campagna elettorale. Conseguentemente, mi asterrò dalle altre manifestazioni alle quali, oltre che ai due capolista, è consentito benignamente di prender parte anche agli altri due non titolati candidati”.

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