Da “Il Biancoverde” n. 33 del 3 maggio 2014
Oltre a fare la casalinga e la madre di due ragazzi, di 17 e 9 anni, Antonia Ciampa è tifosissima dell’Avellino. “Seguo i colori biancoverdi sin da bambina – afferma in un’amicale chiacchierata telefonica la 40enne di Mercogliano -. Papà portava me e i miei fratellini allo stadio. Abbiamo avuto la fortuna di vivere la famosa Serie A e gli anni d’oro del calcio avellinese. E’ stato lui a trasmetterci questa passione che, personalmente, ho coltivato nel tempo piangendo quando siamo più volte retrocessi, gioiendo ogni qual volta siamo saliti di categoria.
Anno dopo anno – continua Antonia – l’Avellino ci ha regalato emozioni sempre diverse, seppure uniche. La stagione scorsa è stata avvincente, entusiasmante. Vincere il campionato con quella grinta, con quella determinazione, ha fatto veramente onore a noi irpini, all’intera città. Ho ripreso a frequentare lo stadio assiduamente da circa un anno. Come capita a molti, ho avuto la fortuna di stringere delle belle amicizie in Curva Sud. Non appartengo ad un gruppo in particolare, ma frequento il “Partenio – Lombardi” insieme ad una comitiva di donne, rigorosamente tifose del lupo. Amicizie che mi hanno spinto ad ‘accodarmi’ e seguire la mia amata squadra di calcio, sistematicamente, ogni sabato. Ho un figlio ancora piccolo, tuttavia, quando gli impegni di catechesi lo consentono, non esito a portarlo con me. Anche lui è un tifoso dell’Avellino nonchè uno sportivo, gioca a tennis”.
Si sofferma sul campionato dell’Avellino la tifosa biancoverde che stila una breve disamina sull’andamento ed il rendimento dei lupi. Anche nell’ultimo periodo. “Partendo dal presupposto che la maglia, i propri colori e la propria squadra si amano, può starci, in un percorso, un calo. Sia fisico che mentale. E’ umano. L’Avellino, nel girone di andata soprattutto, ci ha regalato tanto, andando oltre ogni aspettativa. Non possiamo affermare lo stesso per il girone di ritorno, dove non ha brillato. Anche contro la Juve Stabia, la scorsa settimana, stava rischiando di perdere la gara. Non dimentichiamolo. Tuttavia, credo bisogna stare vicino a questi ragazzi che, ad ogni modo, pare stiano, finalmente, superando la fase critica che li ha circuiti nell’ultimo periodo. Voglio essere fiduciosa per quanto mi riguarda e credere che il ‘momento no’, dopo la meravigliosa vittoria con il Crotone, stia passando del tutto. I lupi son tornati. Sabato ho rivisto la mia squadra. Quella che sa creare gioco, occasioni e che lotta su ogni palla con grinta, cuore e tenacia.
Plausi e meriti – continua – anche a mister Rastelli, che è stato capace di tenere saldo il gruppo per molto tempo. Non assecondo chi lo critica, nè chi lo osanna. Se si crede in una persona, lo si fa sia nel bene che nel male ed io non sono una ‘criticona’, anche se qualche partita l’abbiamo persa perchè, probabilmente, la formazione non era quella giusta. Questo gruppo, tuttavia, è una grande arma vincente. Incontro spesso, in città, giocatori che si frequentano fuori del campo da gioco. E questo credo sia importante e la dica lunga. Dove arriveremo? Fino a che la matematica non ci condannerà, io crederò ad un posto nei play off. Abbiamo tutte le carte in regola per poterci arrivare. Basterà giocare con lo spirito e la determinazione visti sabato, in campo, contro i pitagorici – suggerisce -“. Se segue un rito prima di ogni gara: “Non sono una persona scaramantica ma a Castellammare ho avuto in regalo una sciarpa da un amico di Curva. Abbiamo conquistato un pareggio ed una vittoria e l’ho portata con me. Credo porti fortuna e sarà difficile la restituisca” – conclude la simpatica amica -.(di Anna Vecchione)