Procuratore Aggiunto, anche il Consiglio di Stato conferma la nomina di Raffaele

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AVELLINO- “Il percorso argomentativo seguito dall’organo di autogoverno risulta congruo e razionale nonché coerente quanto all’indicazione dei presupposti e alle conclusioni tratte in ordine alle garanzie di idoneità allo svolgimento dell’incarico da parte del nominato”. È così che i giudici della Settima Sezione del Consiglio di Stato hanno messo la parola fine al procedimento nato dopo la nomina del Procuratore Aggiunto di Avellino Francesco Raffaele da parte del Csm. Cosi come avevano già fatto i magistrati del Tar Lazio di Roma, anche i giudici del Consiglio di Stato hanno rigettato l’appello di uno dei candidati esclusi, il sostituto procuratore Antonio Clemente, che aveva impugnato tutti gli atti relativi alla nomina dell’attuale Procuratore Aggiunto. Si legge nella sentenza del Consiglio di Stato, per cui nella prevalenza del profilo del dottore Raffaele il Csm non ha preso in considerazione solo il piu’ ampio periodo di assegnazione di quest’ultimo alla Dda di Napoli ma : “alle trasversali competenze maturate in tre diversi uffici giudiziari di primo grado (situati in contesti territoriali particolarmente complessi, quali Catanzaro, Nola e Napoli), nonché in applicazione alla Procura generale presso la Corte d’appello di Napoli”. Ma anche: “alla pluralità di materie che il controinteressato ha trattato nel corso degli anni oltre a quelle di competenza della D.D.A. presso la Procura di Catanzaro ha trattato numerose indagini in ordine a reati urbanistici, ambientali e commessi da pubblici amministratori, truffe a danno della Regione Calabria e della Unione europea, nonché procedimenti nei confronti di magistrati ai sensi dell’art. 11 c.p.p.; presso la Procura di Nola si è occupato di reati contro la pubblica amministrazione, urbanistici e ambientali, conducendo indagini sul traffico dei rifiuti e fenomeni di illecita gestione di discariche abusive ed è stato successivamente assegnato alla sezione relativa alla criminalità economica; infine, presso la Procura di Napoli, ha continuato ad occuparsi di criminalità economica e poi è stato assegnato alla sezione competente per i reati contro la pubblica amministrazione”. Oltre al capitolo relativo ai giudizi lusinghieri sul profilo del magistrato.