Processioni estive, il vescovo Marino: niente eventi nelle ore più calde della giornata

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VALLO LAURO- BAIANESE- Le processioni e gli eventi all’aperto nel periodo estivo e di allerta per le ondate di calore non siano svolte negli orari piu’ caldi della giornata. E’ la direttiva ai parroci dei decanati della Diocesi di Nola e ai Comitati Festa impartita dal decreto del vescovo di Nola Francesco Marino relativamente in particolare alle processioni che si svolgono sul territorio prevalentemente nelle ore della mattinata, intorno alle dodici. Un decreto che in alcuni comuni fa gia’ discutere, visto che la tradizione vuole che le processioni vengano svolte negli orari che da anni si tramandano. Per cui c’e’ gia’ chi ripropone l’atavico contrasto tra i favorevoli al cambiamento e i tradizionalisti, che di una processione serale o con un percorso ridotto, proprio non ne vogliono sentire parlare. Uno di questi casi si e’ gia’ proposto negli anni scorsi a Lauro e in questi ultimi giorni riguarda Quindici. Ma intanto vediamo cosa ha scritto il vescovo Marino nel decreto indirizzato al Decanato che comprende anche i comuni irpini.

IL DECRETO
‘Ho registrato da qualche tempo un certo disagio ormai comune alle diverse parrocchie del nostro territorio, le quali vivono le feste patronali nei mesi estivi e si ritrovano a effettuare eventi e processioni nelle ore più calde della giornata. I recenti cambiamenti climatici con le ripetute ondate di caldo anomalo rendono assai difficoltosa, se non addirittura proibitiva la partecipazione agli eventi religiosi da svolgersi all’aperto, con la conseguenza che le fasce più fragili della popolazione quelli malati, anziani, bambini e con essi i loro genitori, sono difatti impediti a prendere parte ai riti sacri. Si arriva fino anche a rasentare l’ irresponsabilità lì dove si esce in processione in concomitanza con diramazioni di allerta della protezione civile per ondate di caldo anomalo, nelle quali viene raccomandato alle autorità civili di tenere al riparo la popolazione”. Da qui la direttiva emanata dal vescovo: “Pertanto- ha concluso nel suo decreto monsignor Marino- dopo aver svolto le opportune consultazioni, dispongo che nei mesi estivi siano evitate manifestazioni religiose nelle ore più calde della giornata, garantendo così , la pubblica incolumità e favorendo in tal modo la partecipazione di tutti ai sacri riti religiosi da svolgersi all’aperto, in strada e piazze cittadine. Raccomando vivamente dei parroci della comunità parrocchiali del territorio e relativi comitati- festa, la fedele osservanza di tale decisione vincolante per tutti”. Raccomanda il vescovo: “Confidando, nel senso di responsabilità e sulla ragionevolezza di tutti e auspicando che le nostre feste patronali siano sempre più occasioni utili per un cammino di crescita nella fede e per una presenza significativa nella società che viviamo. Vi benedico di cuore”.

IL PRIMO CASO
La prima comunita’ dove quest’anno le direttive del vescovo Marino sulla organizzazione delle processioni sta creando un dibattito e’ quella di Quindici. La forte tradizione per la processione dell’otto settembre di Maria Ss.Delle Grazie viene svolta sempre tra le dodici e le quindici. Un orario che, prestando fede al decreto del vescovo, non potrebbe piu’ vedere organizzato l’evento. Sull’ipotesi si sarebbe gia’ espresso il Consiglio Pastorale, che avrebbe optato per una riduzione del percorso e un orario anticipato, per conservare l’evento di mattina. Una decisione che non troverebbe pero’ concorde il Comitato Festa di quest’anno, composto tra l’altro dai rappresentanti di forze dell’ordine e militari residenti nel territorio comunale. Al percorso ridotto e alla processione anticipata di qualche ora si preferirebbe invece una processione serale. Al parroco Don Vito Cucca anche in questa occasione l’onere di dover mediare tra tutte le posizioni. A quanto pare, visto che il decreto del vescovo e’ giunto quando ormai il Comitato Festa aveva gia’ assunto impegni, che e’ difficile modificare all’improvviso e d’imperio una tradizione che dura da anni, proprio il sacerdote potrebbe chiedere per quest’ anno una deroga e dal prossimo anno attuare definitivamente la soluzione di una processione in orario serale. Il dibattito e’ aperto.