Avellino – E’ stata davvero una ‘buona domenica’ quella che ieri ha portato circa ventunomila cittadini della Provincia di Avellino a partecipare alle primarie di coalizione del centro sinistra. Un risultato netto (in linea con le previsioni della direzione provinciale del Pd, ndr) che ripropone sulla scena politica locale la formazione ‘Pd-Sinistra e Libertà’ maggiormente rafforzata. E con un vantaggio non poco rilevante rispetto agli avversari del centro destra (attesi questa settimana dall’annuncio delle candidature apicali): l’aver iniziato la campagna elettorale con largo anticipo potrebbe, infatti, risultare elemento fondamentale per la riuscita della contesa politica del 6 e 7 giugno.
In sintesi, è stata la risposta più concreta per quanti, nelle ultime settimane, hanno aspramente criticato la metodistica e la natura della consultazione preventiva. Ne è convinto il segretario provinciale dei democratici, Franco Vittoria, che stamani ha voluto riunire i ‘prescelti’ per Comune e Provincia e tirare le somme di una 9 giorni di lavori in giro per la Città e l’Irpinia: “Questa è stata la vittoria della bella politica – ha esordito Vittoria che, con un pizzico di presunzione, ha ammesso – Abbiamo dato vita ad una macchina organizzativa straordinaria che ha saputo coniugare sacrificio e passione in tutti i Comuni dell’Irpinia. Dalle primarie emerge, una volta in più, che il Pd è un partito fatto di carne e sangue che ha saputo rilanciare un modello di partecipazione che esula dal vecchio modo di fare politica nel chiuso delle stanze del partito”.
Protagonisti (annunciati) dell’incontro odierno a via Tagliamento, Alberta De Simone e Giuseppe Galasso. “A differenza della precedente tornata di primarie del 14 ottobre 2007 – ha riferito il presidente uscente di Palazzo Caracciolo – in cui circa 50mila irpini si recarono nei vari punti di voto della Provincia, il dato che registriamo rappresenta un segnale di notevole successo, tenuto conto che, a differenza di 2 anni fa, questa volta abbiamo lavorato nell’arco di soli 9 giorni. Un risultato che ci ha permesso di costruire reti di dialogo e di contatto in tutti i 119 comuni della provincia. E’ stato un successo completo in tutti sensi. L’elettorato ci ha sempre criticato per esser stati poco presenti sul territorio e per aver portato all’esterno il nostro essere litigiosi: abbiamo, dati alla mano, dimostrato di essere coesi e vicini alle persone”. E, come in ogni sfida che si rispetti, non sono mancati riferimenti più o meno velati agli altri competitors: “Credo fermamente che anche il contributo degli altri 2 candidati (Gennaro Imbriano ed il vice segretario del Pd, Gerardo Adiglietti, che in settimana terrà una conferenza stampa, ndr) risulti elemento fondamentale per la creazione di un’alleanza dalle larghe intese. Lavorerò notte e giorno perché vi sia unità: se si dovessero presentare problemi o dissidi, sarò pronta ad affrontare di persona tali contrasti”.
Per Giuseppe Galasso, primo cittadino di Avellino, è stato invece un successo legato ad una triplice soddisfazione: “Sul piano politico – ha commentato – perché il risultato premia la scelta della partecipazione. Sul piano amministrativo il voto ha rafforzato l’operato della Giunta nell’ultimo quinquennio e sul piano personale perché questa è stata la vera risposta alle poche persone che ancora oggi gettano fango sul mio nome. Ringrazio tutta la gente comune che mi è stata vicino in questi 9 giorni: ora bisognerà lavorare per allargare il consenso sulla base della linea tracciata anche dalla conferenza programmatica”. (di Antonio Pirolo)