Pratola Serra, corruzione e accesso al sistema della Procura: ci sarà il processo

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PRATOLA SERRA- Il Gup del Tribunale di Napoli Federica Colucci ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm della Procura di Napoli Immacolata Sica, nei confronti di sei indagati, tra cui un ex dipendente e un dipendente della Procura, quest’ ultimo coinvolto però in una sola vicenda e tre imprenditori che invece sono accusati di corruzione in concorso per vicende legate alla promessa di appalti dietro versamento di somme necessarie a coprire le spese della campagna elettorale di Antonio Aufiero alle Regionali 2020 e un’ipotesi di turbativa d’asta. Si tratta del filone rimasto a Napoli per la competenza in materia di accesso abusivo al sistema informatico contestato ad Aufiero e a tre operatori giudiziari del Tribunale di Avellino, due per cui era stato chiesto il rinvio a giudizio, operatori giudiziari che avevano accesso al sistema SICP della Procura di Avellino. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mirabella Eclano, l’ex dipendente della Procura di Avellino, senza una ragione di ufficio e su richiesta dello stesso Aufiero, difeso dall’avvocato Teodoro Reppucci, avrebbe visualizzato i due fascicoli aperti dalla Procura della Repubblica di Avellino, controllando le iscrizioni e il numero degli indagati, le notizie di reato e altri particolari che erano contenuti nel fascicolo stesso, introducendosi nel sistema informatico. Corruzione e un’ipotesi di turbata libertà degli incanti le accuse per gli altri indagati per cui la Procura di Napoli ha chiesto il processo.
Il Gup ha rigettato tutte le questioni sollevate dalle difese e relative alla inutilizzabilità delle intercettazioni autorizzate nel procedimento originario, proponendo una valutazione di tipo sostanziale sulla determinazione di procedimento identico. In buona sostanza “una stretta connessione sotto il profilo oggettivo, probatorio o finalistico, che ne denuncia l’appartenenza ad un unico filone investigativo che integra un’unica provvista probatoria, come stabilisce una sentenza delle Sezioni Unite. Nel caso specifico, dal provvedimento di stralcio depositato ad aprile scorso sarebbe evidente in modo chiaro, come dall’ originario procedimento, nel quale le intercettazioni sono state autorizzate per i reati ex art. 319 e 321 c.p., è stato disposto un autonomo fascicolo relativo agli odierni imputati. mentre per le altre posizioni è stata disposta la trasmissione per competenza territoriale al Tribunale di Avellino. Quindi un procedimento “diverso”. Stessa valutazione anche per l’ eccezione di incompetenza sollevata dalla difesa di uno degli imprenditori, per il fatto che si proceda anche pe4 art. 615 ter c.p (accesso abusivo al sistema informatico) che fonda la competenza funzionale del P.M. e del Gip distrettuale. I due reati di corruzione sono individuati come reati a concorso necessario.