Pratola Serra. Botta e risposta sulla vendita dello stadio tra minoranza e maggioranza

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A Pratola Serra continua a tenere banco la questione dell’inserimento dello Stadio comunale “Modestino De Cicco” nel piano di riequilibrio per evitare un possibile dissesto finanziario. La minoranza consiliare attacca sostenendo, attraverso un lungo comunicato, che non vi sia «alcuna condizione acclarata di “pre-dissesto finanziario” del Comune di Pratola Serra, in quanto la Corte dei Conti non si è pronunciata sull’approvazione o meno del Piano di Riequilibrio Finanziario predisposto con Deliberazione della Commissione Straordinaria», ed invita l’amministrazione ad uscire «dalle secche di una continua caccia alle streghe del passato e si adoperi per ricercare le soluzioni più idonee per la collettività, dimostrando di aver acquisito piena consapevolezza di essere maggioranza e non più opposizione».

La maggioranza guidata dal sindaco Gerardo Galdo replica in maniera lapidaria: «Chi ha portato il comune in queste condizioni riesce ancora a raccontare menzogne ai cittadini di Pratola Serra. Il nostro dovere come amministratori è quello di far sapere la verità ai nostri concittadini. I dati reali sono quelli documentati che vi alleghiamo. Basta con le chiacchiere, abbiate almeno il coraggio di chiedere scusa» e mostra i dati del bilancio che documentano un chiaro meno 4 milioni e rotti.

Questo il comunicato integrale del gruppo di minoranza “Terra Nuova”.
«In relazione al dibattito in corso sulla questione vendita dello Stadio comunale “Modestino De Cicco”, giustificata dall’Amministrazione Comunale da un obbligo derivante da una presunta condizione acclarata di “pre-dissesto finanziario” dell’Ente, è necessario ed opportuno fare delle dovute precisazioni:
Non vi è alcuna condizione acclarata di “pre-dissesto finanziario” del Comune di Pratola Serra, in quanto la Corte dei Conti NON si è pronunciata sull’approvazione o meno del Piano di Riequilibrio Finanziario predisposto con Deliberazione della Commissione Straordinaria, adottata con i poteri del Consiglio Comunale n° 19 del 30/09/2021, pur essendo ampiamente decorsi i termini per l’approvazione previsti dall’art. 243 e seguenti del TUEL. Il mancato riscontro della Corte dei Conti è stato confermato, nel Consiglio Comunale del 31 Gennaio u.s., dal Presidente del Consiglio Comunale in risposta ad una nostra precisa interpellanza consiliare. Quindi l’Amministrazione Comunale stà operando in condizioni di normalità e NON in regime di “pre-dissesto”.

L’art. 242 del TUEL recita testualmente: “Sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabile da una apposita tabella, da allegare al rendiconto di gestione, contenenti parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari. Il rendiconto della gestione è quello relativo al penultimo esercizio precedente a quello di riferimento”. Il Comune di Pratola Serra presenta, nel Rendiconto di gestione 2021 (esercizio finanziario 2020) e nel Rendiconto di gestione 2022 (esercizio finanziario 2021), tabelle con parametri ampiamente non deficitari, e, di conseguenza, NON E’ UN ENTE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (non smetteremo mai di ribadirlo) e quindi NON E’ SOGGETTO all’applicazione dell’art. 243 del TUEL che prevede la correzione degli organismi contabili.

L’Amministrazione Comunale, con Delibera di Giunta n° 21 del 06/03/2023, ha approvato il preconsuntivo delle entrate e delle spese dell’anno 2022 da cui si evince un presunto AVANZO di AMMINISTRAZIONE al 31/12/2022 pari ad € 3.857.370,32, di cui € 1.058.865,17 come quota vincolata (da specificare che in questa cifra rientrano € 619.073,11 relativi alla legge 219, Fondi per la ricostruzione del terremoto). Tutto questo è in linea con le risultanze degli ultimi anni con AVANZI DI AMMINISTRAZIONE abbastanza consistenti. Ci proponiamo di approfondire tutta la questione al momento dell’approvazione del Bilancio consuntivo.
Alla luce di tutto ciò, riteniamo ingiustificato l’allarme posto in essere dalla maggioranza, paventando l’obbligo della vendita del campo sportivo e di altri beni comunali derivante da una presunta condizione di “pre-dissesto”. Da quanto testè precisato, NON ESISTE NESSUN OBBLIGO di vendita del campo sportivo, altrimenti non si spiegherebbe come mai non abbia provveduto la Commissione straordinaria nei due anni precedenti. Piuttosto, abbiamo assistito, dalla campagna elettorale ad oggi, ad una serie di giravolte, da parte dell’amministrazione comunale, proprio sul futuro degli impianti sportivi: in campagna elettorale si proponeva l’affidamento ad una fantomatica polisportiva (!)…………..durante l’ultimo consiglio comunale del 31 Gennaio 2023, su nostra precisa domanda, ci è stato detto che si stava pensando ad una gestione in house (direttamente dal Comune, PROPOSTA DAL GRUPPO TERRA NUOVA NEL PROPRIO PROGRAMMA ELETTORALE)…… ora, invece, si parla di un obbligo di vendere dettato da un piano di riequilibrio finanziario MAI approvato dagli organismi contabili. Ribadiamo, ancora una volta, che esiste la giusta fattibilità per attuare la NOSTRA PROPOSTA di GESTIONE in HOUSE degli impianti sportivi, anche attraverso la collaborazione delle Associazioni del territorio.
La stessa identica giustificazione è stata data dall’Amministrazione Comunale anche in relazione al ridimensionamento della pubblica illuminazione. Per le medesime ragioni evidenziate in precedenza, non si può giustificare una decisione del genere sempre con il fantomatico “pre-dissesto”, quando poi sappiamo bene che tanti comuni hanno proceduto alla razionalizzazione della pubblica illuminazione per contenere l’aumento ingiustificato del costo dell’energia elettrica. Ci sono giunte segnalazioni di zone del territorio che, ad una certa ora della notte, restano completamente al buio. Chiediamo, all’Amministrazione Comunale, di fare le opportune verifiche per evitare situazioni che possano compromettere la sicurezza dei cittadini.
In conclusione, riteniamo opportuno che l’amministrazione esca dalle secche di una continua caccia alle streghe del passato e si adoperi per ricercare le soluzioni più idonee per la collettività, dimostrando di aver acquisito piena consapevolezza di essere Maggioranza e non più Opposizione».