Play off Serie C – I lupi escono indenni dall’Euganeo: finisce in parità la semifinale di andata. Maniero replica a Kresic

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Michele De Leo – L’Avellino porta a casa un pari prezioso dalla sfida dell’Euganeo di Padova. Termina uno a uno la semifinale di andata dei playoff per la promozione in serie B: Maniero, che ribatte in rete la respinta del portiere avversario Dini sul suo calcio di rigore, replica al vantaggio dei padroni di casa firmato dall’ex Kresic. L’accesso alla finalissima si giocherà nei novanta minuti del Partenio – Lombardi. A Padova, il tecnico dei lupi deve fare i conti con le assenze pesanti dei titolari Aloi, Forte e Illanes, tutti appiedati per un turno dal giudice sportivo. Braglia sceglie allora un atteggiamento più abbottonato schierando una difesa a quattro con Laezza e Ciancio sugli esterni e Miceli e Dossena centrali, un centrocampo a cinque con De Francesco chiamato a sostituire Aloi e Rizzo ad agire sulla destra e il solito Maniero a fare reparto avanzato da solo. Il Padova parte forte ma i lupi reggono senza eccessivi patemi, almeno fino alla mezzora quando mostrano qualche segnale di cedimento. Ci prova allora Ronaldo che prima, tutto solo al limite dell’area, manda a lato e, poi, si vede deviare oltre la traversa da Dossena una conclusione a giro. E’, però, il preludio del vantaggio per gli uomini di casa: su calcio d’angolo, Dossena si dimentica di Kresic che insacca indisturbato di testa. I biancoscudati provano a sfruttare il momento buono: Chiricò si incunea in area, mette letteralmente a sedere Dossena, ma calcia debolmente tra le braccia di Pane. L’Avellino si riorganizza e sul finale di gara prova anche a farsi vedere in avanti senza, però, riuscire a creare eccessivi grattacapi al portiere avversario Pane. Si va all’intervallo con il Padova avanti di una rete. In avvio di ripresa l’Avellino si presenta in campo con Fella al posto di Laezza, già ammonito, ed un atteggiamento meno rinunciatario. Tito spinge sulla sinistra, serve un pallone basso per Maniero che difende la sfera e subisce la sbracciata di Della Latta: per l’arbitro è calcio di rigore. Dopo numerose proteste, è lo stesso Maniero che si incarica della trasformazione: il suo destro è respinto dall’altro ex Dini che, però, non può nulla sulla ribattuta di testa dell’attaccante biancoverde. I padroni di casa accusano il colpo e l’Avellino prova a crederci con Carriero che impegna severamente Dini con un destro dal limite dell’area. Nel finale di gara sono ancora i biancoscudati a cercare la vittoria: serve un super Pane prima per mandare in corner una conclusione dal limite dell’area, quindi per negare la doppietta di Kresic, ancora una volta marcato male da Dossena. La partita si chiude sul piattone di Biasci che, tutto solo a centro area, conclude alto. Si chiude, così, in parità una partita molto sentita da entrambe le compagini che, complici anche la lunga stagione e l’estenuante serie play off, si è giocata soprattutto sui nervi. L’Avellino ha messo in campo il solito carattere e la grande determinazione, il Padova ha provato a metterla sul piano della provocazione, cercando spesso di trarre in inganno l’arbitro. Il fischietto di Reggio Calabria ha diretto in modo quasi impeccabile la gara dell’Euganeo, tenendo saldamente in pugno la partita. L’unico errore Cosso lo ha commesso nell’occasione del rigore assegnato all’Avellino: Della Latta andava ammonito e, quindi, espulso. Sul fronte biancoverde, invece, pesanti i gialli per Carriero e Ciancio che, in diffida, salteranno la sfida di mercoledì al Partenio Lombardi.