Di seguito la nota di Francesco Spagnuolo, Pd Contrada:
Da militante di vecchio corso, dopo l’ottimo risultato del tesseramento 2019, che ha
visto superare le 4.000 tessere, nonostante l’elevata quota d’iscrizione, captando le
aspettative di molti elettori e simpatizzanti del Partito Democratico, che guardano di
nuovo con attenzione l’agire dei Dem, chiedo al commissario Cennamo di non
disattendere tali speranze e radunare tutte le anime del partito per iniziare l’iter
congressuale con regole condivise.
Questo al di là degli egoismi personali e delle valutazioni numeriche su tessere o
alleanze. Un rinvio ulteriore significherebbe una sconfitta di chi intende
rappresentarci nelle competizioni elettorali, a cominciare dalle prossime regionali.
Chiunque venisse eletto in tali condizioni, infatti, non rappresenterebbe l’intero Pd
irpino, ma soltanto una fazione.
Le decisioni e le strategie elettorali devono scaturire dagli organismi interni, nel
pieno delle loro funzioni, come previsto dallo statuto. Abbiamo bisogno di un
programma adeguato, che raccolga le istanze del territorio, e chi è pronto ad
eseguirlo. Ogni scelta che viene compiuta, insieme alle vittorie e alle sconfitte, deve
avere un responsabile. Continuare a restare nel limbo del commissariamento vuol dire
tirare a campare. Un’evenienza che, da quanto percepisco, non sarebbe più tollerata
dagli elettori del Pd.
A Cennamo, quindi, spetta iniziare l’iter. Chi si tira indietro dovrà assumersene per
intero la responsabilità.