Patto stabilità: il Ministro Chiti accoglie le richieste di Giuditta

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Avellino – Un importante risultato è stato raggiunto oggi pomeriggio in aula dall’onorevole Pasquale Giuditta, che ha presentato, durante la “Question Time”, un’interrogazione al Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, a tutela dei Comuni e delle Province del nostro Paese, chiedendo la modifica del Patto di Stabilità per consentire agli Enti Locali l’utilizzo dell’avanzo di gestione. Il Ministro ha infatti affermato che si impegnerà a recepire la richiesta e le modifiche del segretario della Commissione Difesa.

La richiesta dell’on. Giuditta
Signor Ministro,
il motivo per il quale ho presentato questa interrogazione scaturisce dal fatto che l’applicazione delle nuove norme del “patto di stabilità interno”, previste dalla legge finanziaria 2007, ha creato enormi difficoltà ai Comuni e alle Province del nostro Paese.
Infatti, la corretta applicazione delle stesse ha generato diffuse preoccupazioni provocando un rallentamento delle politiche di sviluppo negli enti locali più “virtuosi” a causa dell’impossibilità dell’utilizzo dei risparmi accumulati dagli stessi.
Vorrei ricordare che queste risorse, in realtà, sono il frutto di una corretta gestione amministrativa degli anni precedenti, ma nella vigenza dell’attuale normativa le amministrazioni locali, non potendo applicare l’avanzo di amministrazione, sono costrette inevitabilmente a limitare le loro attività.
E’ paradossale, Signor Ministro, che, gli enti che hanno correttamente gestito la spesa, rispettando i vincoli della legge nelle gestioni precedenti, sono addirittura penalizzati.
Secondo quanto riportato dalla stampa sarebbe in fase di elaborazione un piano del governo sulle tasse locali e sul federalismo fiscale, che consentirà di dare certezza ai conti degli enti.
Onorevole Ministro, è assolutamente necessario che in tale piano sia prevista anche la modifica al Patto di Stabilità per consentire agli Enti Locali l’utilizzo dell’avanzo di gestione
”.

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