Da quest’anno indossa i galloni di capitano. Con l’addio di Moretti e Biancolino, Stefano De Angelis è divenuto l’uomo ‘faro’ dell’Avellino targato Carboni. 33 anni e tanta esperienza nel campionato cadetto: 174 presenze ed una rete nella seconda serie nazionale, con le casacche di Cosenza, Cagliari, Catanzaro e Salernitana. Era arrivato la scorsa estate negli ultimi giorni di mercato per completare la rosa che avrebbe riportato dopo un solo anno di assenza i biancoverdi in cadetteria, oggi è uno dei pochi superstiti della vittoria finale. Lucchesi e Crespini hanno deciso di costruirgli intorno il lupo del nuovo corso. Interrompendo del tutto con il passato e dando il benestare ai cosiddetti ‘senatori’, a coloro che nelle scorse stagioni hanno regalato gioie e dolori al pubblico di fede irpina. Il romano torna sulla sfida vinta contro il Bologna, un successo che a suo avviso premia l’ottimo lavoro fatto e che risarcisce almeno in parte i biancoverdi. Una classifica bugiarda quella della truppa del presidente Pugliese. Secondo l’esperto terzino si è raccolto poco rispetto a quanto prodotto: “Finalmente è arrivata questa meritata vittoria. Un successo che per quello dimostrato nelle precedenti gare sarebbe dovuto arrivare prima, abbiamo giocato bene, ma raccolto poco. Se dopo le prime sfide avessimo avuto 4/5 punti non ci sarebbe stato nulla da obiettare. Le cose, nonostante le ottime prestazioni, non stavano di sicuro girando per il meglio, per fortuna che è giunto questo successo per la nostra classifica, ma anche per i tifosi che ancora una volta sono stati costretti a non seguire la gara per colpe non loro”. Una grande prova quella della squadra di Carboni che è riuscita letteralmente ad annientare i romagnoli considerati da addetti ai lavori e non tra gli aspiranti al passaggio in massima serie: “I tre punti di sabato ci caricano a mille perché ottenuti contro il Bologna, una delle principali candidate alla promozione in massima serie. Adesso sulla nostra strada ci sarà il Lecce, un’altra squadra che lotta per traguardi importanti, un osso duro insomma. Una formazione però che a differenza dei felsinei guarda le individualità. Speriamo di riuscire a ripeterci contro i giallorossi con l’auspicio che questa volta possa esserci la condivisione con tanta gente”. Sulla linea difensiva a tre che è riuscita a bloccare tre degli attaccanti più forti della categoria (Bombardini, Marrazzina e Adailton) dichiara: “A prescindere dall’assetto difensivo penso che pur subendo goal io e miei compagni di reparto abbiamo sempre offerto delle buone prove. Con questo assetto nell’ultima gara non abbiamo preso reti, speriamo che vada così anche con la squadra di Papadopulo”. Una vittoria che vale doppio per il grande valore dell’avversario e perché ottenuta senza l’apporto del pubblico: “Con il Bologna non era facile, perché eravamo reduci da tre sconfitte immeritate. Penso che nella gara precedente a Frosinone anche il pareggio ci sarebbe stato stretto. Comunque contro un avversario di grande spessore, questa squadra ha dimostrato di avere carattere e tanta qualità”. Sul ritorno dei tifosi al Partenio dopo l’esilio forzato dovuto alle due giornate di squalifica contro Ascoli in Coppa Italia e Mantova in campionato e alle porte chiuse dovute al ritardo dei lavori all’impianto di Via Zoccolari: “L’apporto dei tifosi è fondamentale, specialmente nelle piazze del Sud. Poi sappiamo quanto sia importante per noi il supporto del nostro pubblico”. Parole di elogio per il giovane Ciro Sirignano, che ha fatto il suo esordio in campionato, dopo le ottime affermazioni alle Universiadi in Thailandia dove con la Nazionale italiana ha conseguito risultati importanti. Inserito nella ripresa dal tecnico aretino, il difensore ormai da cinque stagioni (intervallate dai prestiti al Solofra ed al Giugliano) alla corte del sodalizio irpino afferma: “Ciro non lo scopriamo quest’anno. Già nella passata stagione si era comportato alla grande. Penso che sia un calciatore importante per questa squadra, un elemento su cui l’Avellino potrà contare tanto tempo. Un giocatore dalle grandi prospettive”. Speriamo che la grande carica del numero 25 dei lupi possa servire a trascinare la squadra ad una nuova vittoria, facendo valere grazie al sostegno dei tanti ‘amanti’ dell’Avellino quel fattore, che ha determinato l’esito di tante battaglie…la ‘Legge del Partenio’.
(di Sabino Giannattasio)