Papa Francesco ai vescovi campani: siete veri pastori, la vostra ricchezza è il popolo

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ROMA – «Vi ringrazio perché siete veri pastori, avete addosso l’odore delle pecore. Ho sentito da questo dialogo che siete veramente pastori. Non avete parlato di cose astratte, intellettuali. Avete parlato di cose concrete, del rapporto con il vostro popolo. La nostra gente al Sud, che è la nostra grande e vera ricchezza».

Così monsignor Antonio di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana ha raccontato a Vaticannews la visita durata circa due ore con Papa Francesco dei 23 vescovi delle diocesi e delle 2 abazie della regione ecclesiastica campana.

“Il papa ci ha confermati, ma anche incoraggiati alla fede e alla speranza. Oggi fare il vescovo, così come fare il prete, non è facile.

All’incontro anche monsignor Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, monsignor Sergio Melillo, vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, monsignor Arturo Aiello, vescovo di Avellino, monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, monsignor Felice Acrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, monsignor Pietro Lagnese, vescovo di Caserta e arcivescovo di Capua, monsignor Giuseppe Mazzafaro, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, abate dom Riccardo Luca Guariglia, osb, ordinario dell’abbazia di Montevergine, monsignor Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, monsignor Michele Autuoro, vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Giuseppe Giudice, vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, monsignor Francesco Marino, vescovo di Nola, monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo – prelato e delegato pontificio di Pompei, monsignor Carlo Villano, vescovo di Pozzuoli e vescovo di Ischi,; monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Pasquale Cascio, arcivescovo di Sant’Angelo Dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e vice presidente Cec, monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, abate dom Michele Petruzzelli, ordinario dell’abbazia SS. Trinità di Cava de’ Tirreni, monsignor Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi, vescovo di Alife-Caiazzo, vescovo di Sessa Aurunca, monsignor Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro e segretario della Cec, monsignor Vincenzo Calvosa, vescovo di Vallo della Lucania.

L’espressione “ad limina Apostolorum” significa “alle soglie degli Apostoli”, alle tombe dei santi Pietro e Paolo e indica la visita che ogni cinque anni i vescovi del mondo compiono a Roma, incontrando il Papa. Riferiscono al Papa sull’andamento delle Diocesi per averne indicazioni e risposte.

Questa visita, sottolinea la Costituzione apostolica Praedicate evangelium, rappresenta «il momento più alto delle relazioni dei pastori di ciascuna Chiesa particolare e di ogni Conferenza episcopale e di ogni Struttura gerarchica orientale con il Vescovo di Roma. Egli, infatti, ricevendo i suoi fratelli nell’episcopato, tratta con loro delle cose concernenti il bene delle Chiese e la funzione pastorale dei vescovi, li conferma e sostiene nella fede e nella carità. In tal modo si rafforzano i vincoli della comunione gerarchica e si evidenziano sia la cattolicità della Chiesa che l’unità del Collegio dei vescovi». In realtà è da molto più tempo che i vescovi campani, e quelli italiani, non compiono questo atto. L’ultima volta è stato nel febbraio 2013.

I presuli campani furono ricevuti da papa Benedetto XVI, che dopo pochi giorni si sarebbe dimesso. Questa è la prima visita a papa Francesco. Oggi, ultimo giorno, programma fitto per i vescovi campani: alle ore 8.45 incontro con il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; alle ore 10.00 incontro con il Dicastero per la Cultura e l’Educazione e alle ore 12.00 appuntamento con la Segreteria di Stato e Sez. Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.