Ospedali modulari e mascherine, la Procura chiede l’archiviazione: ci sono tre irpini

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NAPOLI- La Procura di Napoli ha chiesto l’archiviazione delle ipotesi di reato contestate nei confronti di diciannove indagati per la realizzazione degli ospedali modulari durante l’emergenza Covid. Il pm Luigi Landolfi, all’esito degli interrogatori degli indagati, degli accertamenti compiuti dopo la fase degli interrogatori ha chiesto l’archiviazione delle accuse. Gli atti dovranno passare al Gip per la decisione. A darne notizia Il Mattino.it. Nell’inchiesta ci sono anche tre irpini, coinvolti in due dei tre filoni aperti dalla Procura di Napoli sulla gestione della prima fase di emergenza Covid e per presunte ipotesi di reato di turbativa d’asta e falso. Si tratta di Roberta Santaniello, componente dell’Unita’ di Crisi e dell’Ufficio di Gabinetto di Palazzo Santa Lucia, difesa dagli avvocati Andrea Castaldo e Raffaele Bizzarro, Italo Giulivo, Direttore Generale Lavori Pubblici e Protezione Civile, difeso dall’avvocato Benedetto De Maio, Coordinatore dell’Unità di Crisi regionale e Claudia Campobasso Dirigente dello staff tecnico-amministrativo della Protezione Civile e responsabile SOR, difesa dall’avvocato Domenico Dello Iacono. Gli ultimi due rispondono di falso per la vicenda relativa alla fornitura di mascherine. Giulivo e Campobasso infatti, secondo le accuse, avrebbero attestato falsamente relativamente ad una fornitura di mascherine per bambini durante l’emergenza Covid, per la precisione il 30 aprile del 2020. Tutti si erano sottoposti ad interrogatorio e negato ogni addebito.