Olio d’oliva, proposta di legge della Cosenza

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L’onorevole Giulia Cosenza ha presentato una presente proposta di legge per rendere obbligatoria l’indicazione, nell’etichettatura degli oli di oliva vergine ed extravergine immessi in commercio, della zona geografica di coltivazione delle olive e di ubicazione del frantoio nel quale è stato estratto l’olio. “Occorre adottare regole certe – afferma la Cosenza – non solo per la tutela dell’interesse dei cittadini-consumatori, ma anche per la difesa degli interessi economici del comparto olivicolo tra quelli maggiormente qualificanti l’agroalimentare italiano ed irpino”. “Il mezzo più idoneo al fine di soddisfare questa esigenza – continua la parlamentare di An – è di introdurre l’obbligo di indicare nell’etichetta degli oli di eccellenza l’origine territoriale delle olive utilizzate nella loro preparazione e produzione”. In tal modo si intende dare seguito a quanto già fatto per altri prodotti alimentari di largo consumo, quali carni bovine e avicole, ortofrutta, latte fresco, passata di pomodoro, uova, miele. Del resto, l’olio di oliva, uno dei prodotti alimentari caratterizzanti il made in Italy agroalimentare, è da sempre uno dei prodotti maggiormente a rischio di contraffazione. La proposta di legge si compone di 5 articoli. Nel primo si sancisce l’obbligo di indicazione in etichetta del luogo di coltivazione delle olive e quello di ubicazione del frantoio nel quale è stato estratto l’olio vergine ed extravergine. La specificazione delle modalità di etichettatura degli oli è contenuta nell’articolo 2, in cui si distinguono i vari casi a seconda del luogo di coltivazione delle olive. In particolare, si prende in considerazione l’ipotesi di olive coltivate in un luogo diverso da quello ove esse vengono successivamente molite, prevedendo in tal caso l’obbligo di adozione di una specifica dicitura. Nel successivo articolo si pone l’accento sulle competenze e i controlli da effettuare in ordine al puntuale rispetto delle prescrizioni così introdotte, con conseguente indicazione nell’articolo 4 della disciplina sanzionatoria in caso di violazione delle nuove disposizioni. Infine, all’articolo 5 si prevede un periodo transitorio per consentire la commercializzazione dell’olio già confezionato prima dell’entrata in vigore degli obblighi introdotti dalla presente proposta.

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