di Andrea Fantucchio – Nuovi atti hanno arricchito nelle ultime ore i fascicoli dell’inchiesta sul nuovo Clan Partenio. Sono stati depositati in vista dell’udienza di Riesame contro un sequestro probatorio prevista per domani. Atti che si inseriscono nel filone che punta al motore economico del gruppo. Quello che gestiva – nelle ipotesi degli inquirenti – le aste giudiziarie truccate, le minacce e i pestaggi.
Nei nuovi documenti ci sono testimonianze di persone informate sui fatti. Deposizioni che riguardano in particolare i sedici indagati finiti nell’inchiesta parallela a quella “criminale”, coordinata dai Pm antimafia Henry John Woodcock, Simona Rossi e Luigi Landolfi.
Nelle mani degli investigatori ci sono anche le pennine Usb e i pc sequestrati qualche settimana fa. Un consulente sta lavorando proprio su quel materiale. Alla ricerca chiavi per ampliare eventualmente una indagine che è solo agli inizi. E’ partita infatti nella seconda metà del 2018. E riguarda anche avvocati e consulenti di banca. Personaggi che avevano dimestichezza con intricate questioni finanziarie, elaborate perizie e labirintiche procedure burocratiche.
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