Nuova molecola anticancro, il ricercatore irpino Alfano: due anni di studio, ecco cosa abbiamo scoperto

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Alfano

CAMPANIA- Una nuova speranza nella lotta al cancro grazie ad una molecola che e’ contenuta nei prodotti naturali, anche le castagne. La notizia della pubblicazione scientifica da parte dello Sbarro del professore Antonio Giordano. Abbiamo chiesto a Luigi Alfano responsabile del gruppo di ricerca dietro lo studio dell’ Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” e dalla Sbarro Health Research Organization come
sulla molecola di origine naturale contro la lotta al cancro, che ha collaborato con il Prof. Forino e Prof. Frusciante del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, come si e’ giunti a questo risultato. “Questa pubblicazione fa parte di un progetto di ricerca che è partito un paio di anni fa, da un idea che abbiamo condiviso con il professore Giordano e il professore De Laurentis. Lo scopo è individuare molecole da diverse matrici di origine naturale. Perché una grande parte di farmaci chemioterapici, che attualmente si usano per la cura del cancro, sono tutti di origine naturale. Farmaci che derivano o dai funghi, visto che le molecole sono state identificate in funghi o muffe o in altre in altra matrice. La nostra ricerca è condotta in collaborazione con l’Università di Agraria e in particolare, con la Facoltà di Scienze del vino, che si trova ad Avellino”. Si tratta del secondo lavoro su un prodotto naturale made in Irpinia. Anche perche’ come ricorda lo stesso Alfano: ” Questo è il secondo lavoro che è stato pubblicato. Il progetto è nato due anni fa. Questo è il secondo lavoro. Il primo lavoro l’abbiamo pubblicato e abbiamo individuato una molecola nelle vinacce di uva rossa di aglianico della zona di Montemarano che erano destinate alla distilleria. Quindi diciamo erano scartate e abbiamo identificato questa molecola. Adesso, invece, per quanto riguarda la castagna ci basiamo anche sul recupero e la valorizzazione degli scarti della lavorazione industriale legata ai prodotti agricoli”. Da qui nasce l’individuazione della molecola. “Questa molecola Castalin è stata individuata all’interno della buccia della castagna, che è uno scarto della lavorazione della castagna stessa. Allora noi praticamente abbiamo preso questa buccia , l’abbiamo solubilizzata e abbiamo trovato varie molecole. La castalina che poi questo è il nostro è uno dei primi lavori scientifici che dimostra l’azione di questa molecola, ha un potere antitumorale. In particolare la cosa che ci ha sorpreso è che da sola è capace di danneggiare il DNA. Danneggiare il DNA significa che ha un potenziale ruolo reale nella nella terapia del cancro. Abbiamo poi dimostrato che la Castalina è capace di potenziare l’effetto di alcuni farmaci, di uno in particolare, che e’ inibitore di una proteina particolare che attualmente in fase 1 clinica, quindi di sperimentazione clinica. Dunque un farmaco che già è avanzato e questo l’abbiamo dimostrato sia per i modelli di carcinoma della cervice uterina quindi dell’utero, ma anche in carcinomi della mammella. Parliamo sia di carcinomi non triplo negativi che quelli triplo negativi”. Ora si passa ad un nuovo step. ” Quindi adesso il secondo step che stiamo portando avanti e’ quello di valutare la sperimentazione animale per per questa molecola e vederne poi gli effetti, dato che non se ne conosce praticamente niente, vedere gli effetti, poi di farmacodinamica e farmacocinetica, cioè significa come il farmaco, quindi in questo caso la Castalina, si distribuisce nell’organismo dell’animale e come questa molecola può essere tossica o meno e quindi insomma portarla avanti nella sperimentazione”. Aerre