Nappi con Caldoro e il Nuovo Psi per finire da cofondatore nel Pdl

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Ad oggi non risulta iscritto nel Popolo della Libertà. Ma che il suo percorso fosse delineato lo si capiva. Eletto con il centrodestra con la lista di Arturo Iannaccone, Noi Sud, poi dissolta, il consigliere regionale Sergio Nappi bussa alla porta del Pdl per entrare nel partito di maggioranza del centrodestra da cofondatore. Predilige il Nuovo Psi, tesserandosi con il partito di Caldoro, in modo da finire in modo meno irruente possibile nella grande famiglia di centrodestra di Berlusconi. Ma la sostanza non cambia. “Dopo anni di impegno da sindaco, e ora da Consigliere regionale – scrive Nappi in una lettera indirizzata a Berlusconi e al Segretario Alfano – , sempre motivato dall’intento del fare e dalla concretezza, intendo ufficializzare la mia adesione al Popolo delle Libertà con la volontà di dare il mio modesto contributo affinché la Sua stupenda intuizione politica possa dar corpo ad un soggetto sempre più capace di rappresentare i cittadini e le loro istanze ad ogni livello istituzionale”. Nappi conferma nella missiva di avere in Stefano Caldoro un punto di riferimento imprescindibile e prefigura la costituzione di un movimento all’interno del Popolo delle Libertà che si ispiri all’azione del gruppo federato che si richiama al Governatore, costituito in seno al Consiglio Regionale della Campania: “L’esperienza politica ed amministrativa che si è incentrata intorno alla figura di Caldoro – scrive Nappi – ha rappresentato un elemento di novità che ha segnato la vita della Regione Campania, altrimenti destinata al fallimento, e nel contempo ha costituito l’impulso per molti di noi ad imboccare un sentiero di impegno, certamente arduo, nel Popolo delle libertà”. “Il gruppo che il Governatore ha raccolto intorno a sé in Campania – prosegue il Consigliere Regionale – ha le carte in regola per contribuire in maniera incisiva al rilancio del Popolo delle Libertà. Non solo per la sua riconosciuta trasparenza e le sue qualità, ma soprattutto perché il Gruppo federato, sorto in seno al Consiglio Regionale, costituisce un laboratorio di impegno politico ed amministrativo che si è già contraddistinto per il radicamento territoriale dei suoi esponenti, per l’impegno concreto volto alla risoluzione dei problemi e per la condivisione di un percorso ben delineato, teso a coniugare i filoni moderato e riformista della politica italiana”. “Da palazzo Santa Lucia – rimarca Nappi – si è affermato un modo di intendere l’impegno politico ed amministrativo innovativo, improntato alla sobrietà, all’equilibrio, al pragmatismo, alla trasparenza e orientato al definitivo riscatto delle nuove generazioni campane. E’ innegabile, tra l’altro, che l’azione politica ed amministrativa di Caldoro ha oltrepassato i confini locali, tanto da fare del Governatore un ascoltato difensore della causa meridionalista”. In conclusione Nappi inaugura la sua militanza nel Popolo delle Libertà lanciando, com’è nel suo stile combattivo, una stoccata agli attuali vertici regionali del partito: “Mi auguro – scrive – che l’esperienza che si è coagulata intorno al Governatore Caldoro possa trovare nel Coordinamento regionale campano una più adeguata considerazione e una più consona rappresentanza negli organismi dirigenziali, finora poco attenti a dare spazio ad una realtà in costante espansione e diffusamente sostenuta dai cittadini”. Se effettivamente Nappi ha sottoscritto la tessera del Pdl e non di un altro partito coofondatore, in base allo statuto del Popolo delle Libertà, il Consigliere Nappi entra a far parte di diritto del Consiglio Nazionale del Partito e del Coordinamento provinciale di Avellino, pur senza diritto di voto.

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