A Moschiano rivive la tradizione della Passio Christi nella Domenica delle Palme

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MOSCHIANO- Cinquanta figuranti e un intero paese che si e’ trasformato nella scena della Passio Christi. A Moschiano si rinnova la tradizionale rappresentazione della morte di Gesù, che dal 2011, grazie a suor Giocondina Gentile, che fu la prima ad organizzarla, trasforme vicoli, cortili e strade del comune del Vallo di Lauro in quelle della Gerusalemme dove il figlio di Dio fu crocifisso. Ad interpretare Gesu’ nella rappresentazione, per il primo anno e’ stato Silvio Aiello. Un lavoro andato avanti per mesi, quello per approntare l’evento, tutto concentrato sull’impegno dei partecipanti. Una tradizione che è stata ripresa, dopo anni di interruzione causa Covid, nel 2023, grazie anche al sostegno di Don Vito Cucca, che ha seguito l’evento. Per lo più giovanissimi, sia i personaggi principali che gli altri partecipanti alla Passione di Cristo che viene messa in scena nella Domenica delle Palme. Anche perché la prima delle scene rappresentate e’ quella dell’ entrata a Gerusalemme. Poi ci sono l’ Ultima cena, Gesu’ nell’ Orto degli ulivi e la sua cattura, la condanna, il Sinedrio, Ponzio Pilato, Erode, la prima caduta nella salita verso il Golgota, Gesù che incontra sua madre, la econda caduta, Gesù che viene aiutato dal Cireneo a portare la croce, la terza caduta, la Veronica asciuga il volto di Gesù, Gesù incontra le donne pie e la scena della crocifissione, quella tra le campagne della comunità del Vallo. Una tradizione che rivive e tanta emozione. A renderla più significativa e suggestiva sono anche le due voci narranti. Una giornata di intensa fede per la comunita’ del Vallo di Lauro, quella di mettere in scena le ultime ore di Gesù infatti, spesso confuso con una mera attività scenografica, anche per l’ intensità e la solennità con cui viene vissuta e’ al contrario una profonda parentesi di fede. A chiudere la rappresentazione sono stati i biancovestiti di Moschiano.