Si è tenuto oggi, 5 luglio, presso il Castello Biondi Morra di Morra De Sanctis, il congresso medico-scientifico dal titolo “Artrosi: dalla diagnosi al trattamento conservativo”, promosso con il contributo incondizionato dell’azienda Docpharma. L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto tra specialisti e medici di medicina generale, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra la sanità territoriale e quella ospedaliera, soprattutto nei contesti periferici e meno
serviti.
Il congresso ha posto l’attenzione su una questione cruciale: garantire continuità e appropriatezza delle cure anche nelle aree interne, promuovendo una rete integrata in cui il medico di base sia parte attiva del percorso diagnostico e terapeutico, in costante dialogo con gli specialisti dei grandi centri ospedalieri.
A presiedere i lavori due autorevoli gure dell’ortopedia italiana: il dott. Michele Bisaccia, responsabile dell’Unità di Chirurgia Protesica Complessa presso l’Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia, e il prof. Giuseppe Rinonapoli, professore associato all’Università di Perugia, direttore della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e responsabile dell’Unità di Chirurgia della Spalla e del Ginocchio presso la stessa azienda ospedaliera.
«L’ortopedia moderna non può limitarsi alla sala operatoria», ha dichiarato il dott. Michele Bisaccia. «Diagnosi precoce,
terapie conservative e personalizzazione dei trattamenti richiedono un’interazione costante con chi opera sul territorio. È lì che comincia il vero lavoro clinico. Operando ambulatorialmente sia a Lioni che ad Avellino, sento ogni giorno la necessità di un sistema che non isoli, ma colleghi: il medico di base deve poter contare su una rete specialistica vicina, accessibile e coordinata».
Il prof. Giuseppe Rinonapoli ha sottolineato l’importanza scientifica dell’incontro: «Questo congresso ha rappresentato un momento di confronto scientico di alto livello, utile a fare il punto sulle più aggiornate strategie diagnostiche e terapeutiche dell’artrosi, una patologia cronica altamente invalidante e sempre più diffusa nella popolazione», ha affermato.
Tra gli interventi istituzionali, anche quello del dott. Ciro Aquino, biotecnologo del farmaco e informatore scientico per Docpharma, azienda che ha reso possibile l’organizzazione dell’evento.
«La nostra missione è rendere l’accesso alla salute universale», ha sottolineato Aquino, «attraverso farmaci equivalenti, prodotti da banco e nutraceutici di alta qualità a prezzi accessibili. Ma questo obiettivo può realizzarsi solo se integrato in una visione ampia, che riconosca il valore strategico della rete territoriale».
Ha portato i saluti istituzionali la sindaca di Morra De Sanctis, Fiorella Caputo, che ha evidenziato il significato simbolico dell’iniziativa: «La splendida cornice del Castello Biondi Morra si sposa perfettamente con eventi di questo livello. Ospitare un congresso medico in un piccolo comune montano come il nostro dimostra che anche i territori marginali possono essere
protagonisti nella costruzione di un sistema sanitario più giusto, più vicino e più umano».
La giornata si è chiusa con un confronto tra i partecipanti sulle modalità più e caci per concretizzare un’alleanza operativa tra medicina del territorio e specialistica ospedaliera, in un’ottica di prossimità e innovazione organizzativa. Il congresso ha rappresentato un punto di partenza concreto per attivare, anche in Irpinia, modelli di sanità realmente interconnessi, capaci di rispondere in modo tempestivo e appropriato ai bisogni della popolazione.