Montefusco – La chiesa del Carmine diventa Santuario

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Montefusco – Chiesa del Carmine: da ieri il luogo di culto della piccola cittadina di Montefusco diventa un vero e proprio Santuario. Un riconoscimento fortemente voluto dai cittadini e per cui si è adoperato in maniera costante Don Massimo Bertoncello. Il parroco ha infatti rivolto una accorata supplica all’Arcivescovo Metropolita di Benevento, Don Serafino Sprovieri, illustrando, insieme alla richiesta, i motivi che avrebbero dato fondamento al riconoscimento tanto atteso. Un excursus storico della chiesa che ha permesso di evidenziare come la storia della comunità locale si confonda e si innesti nella grande devozione che il popolo ha sempre nutrito per la Madonna del Carmine. Scavare nella storia di Montefusco aprendo le porte delle sue chiese, ripercorrendo il suo passato, ascoltando le parole degli anziani, quasi per scoprire uno scrigno pieno di tesori. Un legame inossidabile, quello tra i cittadini e la Madonna, che trae le proprie origini nel passato, nelle brutture e nei drammi che hanno caratterizzato molti momenti della vita locale. La Madonna del Carmelo, infatti, è stata sempre invocata per protezione ed aiuto a partire dal secolo scorso. I montefuscani, tra gli altri meriti, le attribuiscono il ruolo di liberatrice della pestilenza che afflisse il paese nel lontano 1855. Da allora la fede si è accresciuta di giorno in giorno facendo in modo che la chiesa rappresentasse, nel tempo, un luogo privilegiato per la presenza di fedeli che più volte, durante l’anno, vi si recano in pellegrinaggio. Questi i motivi principali che hanno dunque indotto alla firma del decreto che da oggi trasforma la chiesa in Santuario. Un ‘riconoscimento’ che, ad onor del vero, arriva proprio in occasione del 150° anniversario del miracolo della liberazione dalla pestilenza che investì Montefusco, ottenuta grazie alla intercessione della Vergine Maria, puntualmente e provvidenzialmente invocata dagli avi locali. Un ‘premio’ che avrà le sue conseguenze. A partire dal prossimo anno, infatti, sarà celebrata nel giorno della festa liturgica del 16 luglio una santa messa; i fedeli che si recheranno in visita al Santuario potranno ottenere il dono dell’indulgenza parziale; i sacerdoti, amministrando il sacramento della Riconciliazione nel Santuario, potranno assolvere le censure che la Chiesa riserva all’Ordine del luogo. Ed il nuovo Santuario aprirà le porte ai fedeli accompagnato anche dalla pubblicazione di un libro interamente dedicato al culto della Madonna e al luogo, per anni quasi dimenticato, che oggi acquista, invece, un nuovo volto. “Ci è stata lasciata – si legge in un passo del testo – una chiesa dedicata alla Vergine del Carmine che, viste le dimensioni, è poco più di una cappella e così è rimasta nel tempo. Se non fosse per la volontà di poche e disposte famiglie forse non ci sarebbe più nemmeno quella. Vista la viva devozione non solo di Montefusco ma anche dei paesi vicini, non si era mai pensato di farne un tempio più consono al suo ruolo, un vero santuario. Ci sono state tramandate tradizioni di cui è rimasta solo una traccia minima ma non si può rinascere distruggendo il passato. Quest’anno ricorre il centocinquantesimo anniversario della liberazione dal colera, facciamo di questa data l’inizio di una nuova vita. L’inizio di un rilancio. Facciamo del passato il nostro futuro”.

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