Montecalvo – Il comitato spontaneo di agricoltori, formatosi a seguito della crisi di mercato che ha colpito il prezzo del pomodorino di collina ed il reddito delle aziende agricole delle aree interne dell’Irpinia (Ufita) e Beneventano (Fortore) (i margini di guadagno diminuiscono a causa degli aumenti dei costi di produzione – vedi prezzo dei carburanti e concimi – mentre prodotti riscontrano una bassa quotazione di mercato – pomodorini (13 cent a KG), grano (13 euro al Kg), ortaggi e prodotti di allevamento i cui prezzi sono diminuiti rispetto a 10 anni fa), considerato che la manifestazione pacifica con corteo di trattori, che si è tenuta il 05/09/2005, nei pressi del casello autostradale di Grottaminarda sulla A16, “non è stata presa in considerazione, in quanto gli agricoltori non sono stati invitati alla riunione di domani, indetta dall’assessore alle politiche agricole della Regione Campania, comunica alle istituzioni le sue richieste per fronteggiare la crisi dell’agricoltura della Campania interna”. Punto primo. Sostegno contro la crisi di mercato del Pomodorino di Collina ai sensi della legge n. 71/2005. Il provvedimento equipara la crisi di mercato alla calamità naturale con il rinvio di tutti i pagamenti previdenziali e contributivi. Punto secondo. Tutela del marchio d’origine del pomodorino di collina attraverso marchi di qualità IGP o ATS a far data dalla prossima campagna di produzione. Punto terzo. Possibilità di utilizzare la dicitura “Pomodorini di Collina” sulla confezione solo per le industrie di trasformazione che effettivamente, tramite le fatture di acquisto, dimostrino la provenienza dalle colline. Negli altri casi la dicitura deve essere solo “Pomodorino”. Punto quarto. Incentivare progetti di valorizzazione per l’inscatolamento del pomodorino di collina d’origine campana, tramite incentivi alla trasformazione affinché le industrie possano ritirare e trasformare quanto più possibile la produzione dell’anno. Punto quinto. Per il prodotto che non viene ritirato e lasciato marcire in campo, onde evitare che in prosieguo la coltura scompaia del tutto dal nostro territorio, un contributo una tantum (circa € 3.000,00 Ha) a fondo perduto alle aziende agricole per far fronte alle spese sostenute. Riconoscimento del premio alla produzione di 0,034 € al kg anche se il prodotto non viene ritirato. Punto sesto. Una campagna promozionale per alzare il consumo del prodotto “Pomodorino di Collina” e una trattativa con la grande distribuzione per dare una forte spinta al mercato. Il comitato spontaneo di agricoltori comunica, nella lettera aperta al ministro dell’Agricoltura, Gianni Alemanno, che se nella riunione di domani non saranno accettate le proposte con un documento ufficiale, inizierà sabato 10 una protesta prolungata con le macchine agricole. “Sicuri – conclude la nota – di un suo interessamento, cogliamo l’occasione per sensibilizzare il Governo da Lei rappresentato affinché prenda dei provvedimenti per fronteggiare l’invasione del mercato interno da parte di prodotti agricoli di provenienza extracomunitaria”.
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