Belo Horizonte- Atmosfera impareggiabile nella città brasiliana che ospiterà la semifinale mondiale. Le bandiere verdeoro sventolano ovunque e l’eco delle manifestazioni contro la Fifa ed il governo nazionale sembra svanire giorno dopo giorno. Il clima di festa e di convivialita’ ha per ora sopraffatto il clamore e le proteste che avevano accolto inizialmente questo Campionato del mondo di calcio. I tifosi che ogni sera affollano il quartiere ¨Savassi¨, luogo di ritrovo delle notti mondiali, celebrano al ritmo di canti e balli questa straordinaria manifestazione che registra ogni giorno l’arrivo di nuovi sportivi pronti a sostenere la propria nazionale. Nel primo match disputato qui a Belo Horizonte c’e’ stata una vera e propria invasione colombiana con oltre 30000 presenti sugli spalti del Mineirao, completamente avvolto da un’aurea giallo-rosso-blu. Il clima favorevole ha trascinato la squadra di Cuadrado, Armero e Zuniga verso un successo facile contro la Grecia. Un’altra compagine accreditata come una delle possibili rivelazioni del mondiale ha vissuto nel pomeriggio di ieri allo stadio di Belo Horizonte un esordio piu’ complicato del previsto contro l’Algeria: Il Belgio. Un primo tempo soporifero e’ terminato con il vantaggio dei nordafricani grazie ad un rigore trasformato da Feghouli. Nella ripresa il colpo di testa vincente di Fellaini e la freddezza sottoporta del ¨napoletano¨ Mertens, entrati in campo solo nella seconda frazione di gioco, hanno determinato il risultato a favore dei belgi. Resta il dilemma: bravo il tecnico ad indovinare i cambi o formazione iniziale completamente sballata? Ma ieri e’ stata soprattutto la giornata del secondo match dei padroni di casa del Brasile contro il Messico. Negozi chiusi, uffici disertati, radio e televisioni con ore ed ore di diretta riguardanti questa sfida, bar e ristoranti pieni per assistere a quello che e’ un evento nell’evento. Ronaldo (il fenomeno) e Casagrande commentatori tecnici per la tivu’ nazionale Ö Globo.Citta’ ferma, fiato sospeso, fino al triplice fischio finale per uno zero a zero interlocutorio che lascia i brasiliani nella surreale trepidazione che aveva segnato il pre-gara verdeoro. E’ impossibile negare che il mondiale in Brasile e’ una manifestazione che trascende il calcio anche se, chiacchierando con alcuni amici brasiliani, il Maracanazo (il dramma sportivo consumato nel 1950, ultimo mondiale in casa con sconfitta in ¨finale¨contro l’Uruguay) non fa piu’ paura. Intanto il ritiro della nazionale italiana e’ molto lontano da qui, ma venerdi tantissimi italiani si riverseranno nei ¨pub di famiglia¨ per spingere gli azzurri verso un successo che porterebbe ad una agevole qualificazione. Tra i supporters residenti anche irpini emigrati a Belo Horizonte soprattutto negli anni 70’-80’. Tifero’ insieme a loro tra una Cerveza e l’altra.
Belo Horizonte, Pasquale Manganiello