Minaccia in aula a Todisco, chiusa l’inchiesta di Procura e Digos: indagato il presidente Maggio

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Dall’aula del Consiglio Comunale a quella del Tribunale nel caso in cui scatterà il rinvio a giudizio. Questo si avvia ad essere l’epilogo del caso Todisco. Il presidente del Consiglio Comunale di Avellino Ugo Maggio indagato per minacce nei confronti di Francesco Todisco, quelle registrate nel corso di una diretta streaming del civico consesso, dopo un accesa diatriba tra lo stesso Maggio e la consigliere comunale Iannuzzi, riferimento in aula dello stesso Todisco. Un avviso di conclusione delle indagini preliminari, quello notificato al rappresentante istituzionale e firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Avellino Luigi Iglio. Ad occuparsi delle indagini, acquisendo la stessa registrazione della seduta consiliare e la denuncia verosimilmente dello stesso Todisco sono stati gli agenti della Digos di Avellino, agli ordini del vicequestore Vincenzo Sullo. La Polizia aveva subito avviato accertamenti e acquisito ogni elemento sul caso. Ora per Maggio ci saranno venti giorni di tempo per chiedere di essere sentito. Le sue parole del resto erano state inequivocabili.
il presidente del Consiglio comunale, testualmente aveva rivolto minacce gravi all’indirizzo del delegato del Governatore De Luca, dicendo: «se ‘o trovo a Todisco ‘o resto ‘nderra! Dingello a Todisco che ci spacco ‘a faccia!».
Il CASO ANCHE IN PARLAMENTO
La ricostruzione dei fatti avvenuti nel corso della seduta del civico consesso era stata proposta anche in un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Piantedosi da parte del deputato del Partito Democratico Arturo Scotto lo scorso ventisei gennaio: “Il 23 gennaio 2023 il presidente del Consiglio comunale-si legge nell’interrogazione- dalle parole che si sentono in maniera chiara e netta, dal video dello streaming del Consiglio comunale, rivolge pesantissime minacce nei confronti di Francesco Todisco, esponente politico di spicco della sinistra avellinese, già consigliere comunale nell’assise di Avellino, già consigliere della regione Campania ed attualmente delegato all’alta capacità del presidente della Giunta della regione Campania”. questo episodio fa trasparire la totale assenza di senso delle istituzioni e inaffidabilità del presidente Maggio nel rivestire un delicato ruolo di garanzia, quale quello di presidente del Consiglio comunale in una città importante e che è anche capoluogo di provincia, come Avellino”. Una vicenda che farà senza dubbio discutere ancora.