Minacce dal carcere al Gip Cassano De Vito si protesta innocente e si scusa

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AVELLINO- Si sarebbe protestato innocente, chiarendo che quanto avvenuto nell’ufficio matricola del carcere di Bellizzi Irpino era stato un momento di frustrazione, dovuto all’attesa relativa ad un’istanza di scarcerazione e che non aveva nessun intento di minacciare il giudice Paolo Cassano. Questo è quanto avrebbe riferito nel corso dell’interrogatorio chiesto dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari il quarantenne Kevin De Vito, attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Lo stesso indagato avrebbe ribadito le sue scuse al magistrato, tra l’altro già affidate ai suoi legali, i penalisti Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria. Ora si attende che alla luce dell’interrogatorio reso, la Procura di Roma si determini sull’eventuale archiviazione del procedimento o sull’esercizio dell’azione penale.

Tutto era avvenuto circa un anno fa, quando i carabinieri di Avellino gli avevano notificato una nuova ordinanza, con un’accusa di detenzione di armi, il detenuto aveva iniziato ad inveire, minacce ed improperi diretti al Giudice Cassano, firmatario del provvedimento . “Lo sparo in testa” avrebbe detto tra le altre cose, e così i militari dell’Arma avevano riportato quelle parole in una relazione di servizio. La comunicazione della notizia di reato era stata trasmessa alla Procura di Roma che ha competenza sui reati che riguardano i magistrati del Distretto di Napoli ed il il sostituto procuratore Francesco Dall’Olio ha aperto un fascicolo. Concluse le indagini preliminari, il 40enne avellinese era stato indagato per i reati di minaccia aggravata e minaccia aggravata ad un magistrato durante le indagini.