Minacce al teste contro il clan: due a processo

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AVELLINO – Minacce al testimone vittima di usura da parte di uno dei presunti capi del Nuovo Clan Partenio, la Procura Antimafia di Napoli ottiene il processo con rito immediato per i due indagati arrestati nel luglio scorso per intralcio alla giustizia aggravato dal metodo mafioso.

Il pm antimafia Anna Frasca, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, ha ottenuto il processo lampo per i due indagati (difesi dai penalisti Gaetano Aufiero e Patrizio Dello Russo e attualmente sottoposti agli arresti domiciliari) che in distinte occasioni avrebbero “minacciato” il trentenne Alfonso Gnerre, che nell’agosto del 2021 per sfuggire alle minacce, avrebbe simulato la sua scomparsa.

Il processo, a meno che i suoi legali non optino per un rito alternativo, inizierà il prossimo 27 gennaio davanti al Tribunale collegiale presieduto da Lucio Galeota. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei militari agli ordini del maggiore Pietro Laghezza, a carico dei due, raggiunti a fine luglio da una misura cautelare, grazie alle dichiarazioni raccolte da parte della stessa vittima, erano stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza a carico dei due soggetti, ritenuti vicini all’organizzazione malavitosa denominata “Nuovo Clan Partenio”, che in due distinte occasioni e in piena fase di istruttoria dibattimentale in cui si trova tuttora il processo contro quella stessa associazione criminale (oggi ci sarà una nuova udienza ndr), avevano avvicinato Gnerre, teste/vittima di usura, minacciandolo e imponendogli di non presentarsi in udienza qualora citato o comunque di testimoniare il falso a favore degli imputati. In particolare Carlo Dello Russo. Ora si attende il processo.