“Preg.mo Onorevole Alfano, la presente comunicazione ha lo scopo di renderLa edotta circa il comportamento tenuto dalla Prefettura di Avellino a seguito di specifica istanza inoltrata dagli scriventi per invocarne l’intervento sostitutivo di cui al comma 5 dell’art. 39 del TUEL. Il suddetto intervento è stato richiesto dagli scriventi a fronte del palese ed esplicito rifiuto del Sindaco del Comune di Mercogliano di convocare il Consiglio Comunale entro i venti giorni dalla data del deposito dell’ apposita domanda, cosi come previsto dall’at 39 co. 2 del TUEL. Nello specifico il Sindaco, ignorando la perentorietà del suddetto termine e quindi la richiesta della minoranza, ha provveduto a convocare il Consiglio solo per il giorno 18 novembre, ben 21 giorni oltre il termine consentito dallo statuto e dalle legge. I sottoscritti, pertanto, hanno ritenuto opportuno far richiesta d’intervento al Prefetto di Avellino affinché, sostituendosi al Sindaco in base a quanto previsto dalla succitata norma, provvedesse a convocare il Consiglio Comunale entro i termini previsti dalla legge e dallo statuto. Tale richiesta d’intervento, sebbene inoltrata in tempo utile per riunire il Civico Consesso entro il suindicato termine, veniva del tutto disattesa dall’Ufficio Territoriale del Governo che, con una nota indirizzata agli scriventi a firma del Vice Prefetto Vicario Amabile, della quale, tra l’altro, i sottoscritti venivano a conoscenza solo a seguito della pubblicazione della stessa sulla stampa locale, comunicava l’impossibilità di adottare provvedimenti in quanto, a sua detta, la convocazione del consiglio per il giorno 18 novembre, benché intervenuta oltre il termine previsto dalla legge, avrebbe soddisfatto le richieste degli istanti in merito alla discussione delle questioni poste all’ordine del giorno. La comunicazione in parola, a nostro parere, non solo contravviene a dei principi logici e giuridici ampiamente condivisibili e consolidati ma ancor più assume una connotazione pilatesca se si tiene conto che con essa il Rappresentate Territoriale del Governo, invece di diffidare e ammonire chi compie scelte istituzionali niente affatto concordi con il dettato normativo, ha sostanzialmente negato il diritto alla minoranza consiliare di poter avvalersi dell’unico strumento a sua disposizione de iure condito per poter esercitare la funzione di indirizzo e controllo dell’attività istituzionale dell’Ente. In tal senso, infatti, il termine dei venti giorni di cui al comma 2 dell’art 39 del TUEL assume un carattere di inviolabile perentorietà allo scopo precipuo di consentire ad entità istituzionali ben individuate dalla norma di “scandire” i tempi e dettare le modalità delle discussioni in seno al civico consesso. Gli scriventi, pertanto, alla luce di quanto innanzi esposto, non intendendo soprassedere di fronte ad una patente violazione dei diritti riconosciuti ad essi e, in definitiva, ai cittadini da essi rappresentati, chiedono il Suo autorevole intervento affinché si faccia chiarezza sulla questione dell’inderogabilità del termine di cui all’art. 39 co 2 e sulla obbligatorietà dell’intervento sostitutivo del Prefetto allorché tale termine non venga rispettato”. E’ la nota dei cinque consiglieri del Pdl/Forza Italia al Comune di Mercogliano.
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