Mentre Sbrescia loda l’azione amministrativa, la Dc lo bacchetta

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… e dopo la bagarre, a Piazza del Popolo il confronto continua in vista della conferenza programmatica di fine mese. Università, enologica, commercio, trasporti: i temi affrontati nel corso del faccia a faccia tra il sindaco Pino Galasso e i capigruppo consiliari. “L’Udeur ha proposto di allargare la discussione alle altre forze economiche e sociali presenti sul territorio – ha affermato il consigliere comunale Vincenzo Sbrescia – Abbiamo ragionato su un primo bilancio, seppur in progress, relativo ai risultati raggiunti. Bisogna puntare al rilancio e al rafforzamento dell’azione amministrativa del Comune capoluogo. Dalle nuove forze da coinvolgere, ci aspettiamo proposte e idee al fine di rimodulare l’attività gestionale ed adeguarla alle esigenze territoriali: Avellino – conclude – deve acquisire il ruolo di guida all’interno delle dinamiche socio-economiche della provincia”. Due gli obiettivi principali: potenziare il “ramo secco” dei trasporti regionali su ferro, cioè quello che fa capo all’Irpinia, e far leva sul ruolo integrativo, e non oppositivo, dell’Università avellinese. Intanto, proprio su alcune dichiarazioni rilasciate da Sbrescia, interviene la Democrazia Cristiana. “Con rammarico e amarezza – si legge nella nota a firma della Segreteria cittadina della Dc – abbiamo ascoltato le dichiarazioni rese dal Consigliere Comunale (ex Forza Italia ora passato nelle file dell’Udeur) Vincenzo Sbrescia, con cui descriveva il progetto politico del suo partito per la città e di come il centro sinistra rappresenti la soluzione per risolvere le grandi questioni socio-economiche delle nostre comunità. E’ singolare ascoltare Sbrescia tessere le lodi del centro sinistra, mentre solo qualche mese fa dipingeva questa alleanza come la causa del torpore amministrativo in cui versa la città di Avellino e come simbolo del potere e delle spartizione di poltrone. E’ proprio vero – conclude la nota – che in questa città non si ha più rispetto per gli elettori se ci sono rappresentanti del popolo che sono stati eletti con voti del centrodestra, che hanno condotto una campagna elettorale di dissenso rispetto al sistema di potere politico del centrosinistra, e che su questo dissenso hanno ottenuto il consenso, adesso, diventarne parte integrante”.

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